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Covid 19

Covid, marcia indietro della Svezia: via libera alla legge che permette il lockdown

Il Paese simbolo del no ai blocchi covid ora sembra pronto a una marcia indietro seppur parziale. La Svezia ha approvato una legge di emergenza che entrerà in vigore domenica e che autorizza il governo a imporre blocchi correlati al coronavirus compresa la chiusura di attività commerciali e scuole superiori.
A cura di Antonio Palma
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Sin dall’inizio della pandemia da coronavirus è stato il Paese simbolo di una scelta diametralmente opposta alla stragrande maggioranza delle altre nazioni per la lotta la contagio, fatta di un netto rifiuto nei confronti di chiusure, blocchi e quarantene ma ora la Svezia sembra pronta a una marcia indietro seppur parziale. Venerdì infatti il parlamento di Stoccolma ha dato il via libera a una legge di emergenza che autorizza il governo a imporre blocchi correlati al coronavirus compresa la chiusura di attività commerciali e scuole superiori.

Possibili chiusure parziali per Covid

Dopo un anno in cui ha evitato drastiche misure di salute pubblica, lo stesso governo quindi ora ritiene possibile un lockdown seppur parziale. "Vediamo un grande rischio di trovarci in una situazione difficile per un po' di tempo", ha confermato il primo ministro svedese Stefan Löfven in una intervista difendendo il cambiamento di strategia covid nel Paese dove sono ancora in tanti a sostenere l’idea di un immunità di gregge con un contagio controllato che ala prova dei fatti e dei numeri si è rivelata invece fallimentare.

Il tragico bilancio covid della Svezia

La decisione di mantenere aperte attività economiche e scuole infatti ha avuto un costo notevole visto che la Svezia ha un tasso di contagi e decessi ben superiore ai suoi vicini. In Svezia sono oltre 9.200 decessi legati al covid-19, il più alto tasso di mortalità pro capite di tutti i paesi scandinavi. A preoccupare però ora è un nuovo aumento dei casi e dei ricoveri con un conseguente sovraccarico degli ospedali.

La legge permettere di chiudere scuole e ristoranti in Svezia

La nuova legge svedese entrerà in vigore domenica e consente al governo di introdurre restrizioni sia per determinate attività che per luoghi. Nel dettaglio, il governo potrà imporre limiti al numero di persone ammesse in determinati luoghi pubblici e sui trasporti ma anche la chiusura di bar, ristoranti e centri commerciali. “Vedremo se possiamo fare di più con i trasporti pubblici, ma misure potrebbero anche riguardare palestre, impianti sportivi, eventi e attività commerciali che gestiscono locali per feste", ha detto Löfven, aggiungendo: "Potrebbero anche riguardare i negozi."

Il graduale cambiamento di rotta della Svezia per la lotta al coronavirus

La nuova legge arriva dopo le ammissioni dello stesso Re Carl XVI Gustaf, che prima di Natale ha detto “Penso che abbiamo fallito. Abbiamo un gran numero di morti e questo è terribile”, ma anche delle prime marce indietro del governo. Alcune classi delle scuole superiori infatti erano state chiusi per due mesi a dicembre, erano stai imposti limiti ai posti nei ristoranti  mentre Giovedì è entrata in vigore una nuova misura che impone mascherine obbligatorie  sui mezzi pubblici durante le ore di punta.

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