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Covid 19

Covid in Uk, stop alle restrizioni dal 26 gennaio: via mascherine, pass vaccinale e smart working

Il premier inglese Boris Johnson ha annunciato che dal 26 gennaio non saranno rinnovate nel Regno Unito le restrizioni anti-Covid del cosiddetto “Piano B”, tra cui smart working, mini pass vaccinale e uso delle mascherine: “Picco Omicron superato, decisione giusta”.
A cura di Ida Artiaco
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Il Regno Unito volta pagina nella gestione della pandemia di Covid-19: dopo che nei giorni scorsi si è registrata una diminuzione del numero dei positivi rispetto al mese scorso, quando era stata superata quota 200mila a causa della variante Omicron, il premier Boris Johnson ha annunciato che le restrizioni contemplate nel cosiddetto "Piano B" non verranno rinnovate alla loro scadenza, prevista per il 26 gennaio. Il primo ministro lo ha confermato intervenendo alla Camera dei Comuni, dopo il Question Time: oltremanica dalla prossima settimana si potrà dire addio alla raccomandazione di smart working, al mini pass vaccinale e all'obbligo di mascherine.

Johnson ha citato un calo di contagi grazie al record di terze dosi booster dei vaccini. Oltre il 90% degli over 60, ha precisato il premier, hanno ricevuto la dose di richiamo. In più secondo gli esperti è possibile che la nuova ondata della pandemia collegata alla variante Omicron abbia già raggiunto il picco, come confermerebbero i dati degli ultimi giorni, con contagi in calo e stabilizzazione delle ospedalizzazioni. "Il governo ha intrapreso un percorso diverso rispetto a gran parte dell'Europa", ha precisato, aggiungendo che "i numeri mostrano che, più e più volte, abbiamo preso le scelte più difficili nel modo giusto". A partire dal 27 gennaio, resta l'obbligo di isolamento per tutti coloro che risultano positivi, cosa che potrebbe presto cambiare, così come la raccomandazione di uso di dispositivi di protezione personale se ci si trova in luoghi chiusi e affollati.

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Ma la mossa appare ai suoi detrattori anche un modo per accattivarsi la pancia del gruppo Tory in vista di un possibile voto di sfiducia interno al partito sulla sua leadership a causa dello scandalo Party-gate, di cui si attendono i risultati dell'inchiesta in corso che dovrebbero arrivare nei prossimi giorni. Per altro, non tutti sembrano d'accordo con l'allentamento delle restrizioni appena annunciato. Il leader laburista Keir Starmer ha infatti chiesto a BoJo di rilasciare "le prove scientifiche dietro la sua decisione", per rassicurare i cittadini che "sta agendo per proteggere la loro salute, non solo il suo lavoro". Starmer ha ricordato al termine del suo intervento che ieri ci sono stati altri 438 morti per Covid, "un solenne promemoria che questa pandemia non è finita", ed ha esortato il pubblico a rimanere vigile.

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