Covid Germania, ancora un record di contagi: arrivano nuove restrizioni, ipotesi telelavoro
La Germania registra un nuovo record negativo, l'ennesimo, nella lotta al Covid-19. Secondo gli ultimi dati diffusi dal Robert Koch Institut, il rapporto dei nuovi casi su 100.000 persone negli ultimi sette giorni è pari a 303, per la prima volta sopra 300 dall'inizio della pandemia di Coronavirus e superando dopo una sola settimana il precedente record sopra quota 200. Nelle ultime 24 ore, in Germania si sono registrati 43 decessi Covid, che portano il totale dall'inizio della pandemia a 97.715, al momento resta sotto controllo l'occupazione dei posti letto negli ospedali. Il livello è pari a 4,7 su 100 mila, rispetto al picco di 15,5 registrato alla fine dell'anno scorso. Una situazione difficile che sta spingendo le autorità a reintrodurre misure restrittive.
Si pensa, in particolare, al ritorno del telelavoro da utilizzare in maniera più estesa rispetto a quanto già accade. La misura, insieme ad altre possibili restrizioni, sarà discussa giovedì in occasione della riunione fra governo e laender. La possibile reintroduzione del telelavoro – ipotesi che sta già facendo discutere – avverrebbe meno di cinque mesi dopo la sua revoca secondo una bozza di progetto anticipata dai media locali. Berlino sta anche pensando di limitare l'accesso ad alcuni eventi e luoghi solo ai vaccinati o guariti o negativi. In Germania solo il 67,5% della popolazione ha ricevuto due dosi di vaccino anti-Covid. Il Robert Koch Institut evidenzia la maggiore incidenza dei contagi Covid in quei laender dell'Est che hanno anche l'inferiore tasso di vaccinati, in particolare la Sassonia che ad esempio registra un'incidenza di sette volte superiore rispetto allo Schleswig-Holstein.
Il leader dei Verdi, Robert Habeck, ha parlato di un "de facto lockdown dei non vaccinati" dinanzi al drastico aumento dei casi di Coronavirus. Come anticipa la Zeit online, tra le restrizioni in via di approvazione ci sarebbe la possibilità di ricorrere alla limitazione dei contatti personali oltre al divieto ai non vaccinati di accedere ai mezzi pubblici in assenza di un tampone negativo. "La limitazione dei contatti e la regola del ‘2G' (ossia l'accesso solo a chi è immunizzato o guarito dal virus) in ampie parti significa de facto che si tratta di un lockdown per i non vaccinati”, le parole di Habeck.