Covid Cina, casi quadruplicati durante il Congresso del Partito comunista: tornano test e isolamento

In Cina si torna a parlare di emergenza Covid-19. I contagi sono infatti quadruplicati negli ultimi giorni mentre è in corso il congresso del Partito comunista, che dovrebbe dare al presidente Xi Jinping il suo terzo mandato.
La capitale cinese, che ha 21 milioni di residenti, ha riportato mercoledì 18 casi trasmessi localmente, portando il conteggio degli ultimi 10 giorni a 197, quattro volte le infezioni rilevate nei precedenti 10 giorni. Numeri piccoli rispetto ad altri Paesi, Italia inclusa, ma sufficienti per far scattare i provvedimenti del governo, da sempre orientato verso la politica "Zero Covid".
Pertanto, sono stati intensificati i controlli nei luoghi di maggior affollamento, inclusi supermercati e palestre, così come i test e chiusi alcuni complessi residenziali con casi sospetti: in questa caso è stato un mini lockdown di tre giorni, che potrebbe essere anche prorogato nel caso in cui dovessero emergere nuove infezioni. "Assicuratevi che nessuno venga trascurato", hanno precisato le autorità
Domenica, nel suo discorso al Congresso, il presidente Xi ha difeso la rigida politica zero-Covid, che ha isolato la Cina da un mondo che sta lentamente cercando di tornare alla normalità pre-pandemia. Xi ha affermato che l'approccio intransigente "mette le persone e le loro vite al di sopra di ogni altra cosa". In altre parole, i blocchi alle attività, i test di massa, le quarantene, le restrizioni di viaggio sono tutte misure che resteranno anche nel prossimo futuro.
Il Paese si sta preparando ad affrontare una possibile nuova ondata epidemica. Anche a Shanghai le autorità stanno pianificando una serie di interventi per arrestare subito un ulteriore aumento dei casi. In particolare, si sta provvedendo alla costruzione di un centro per la quarantena da 3.250 posti letto su una piccola isola vicino al centro della città.