Covid a Shanghai, Alessandro: “Chiuso in centro di isolamento. Tutti tossiscono e sputano nei secchi”
"Qui non ci sono docce, ciascuno ha un catino per lavarsi. Tutti tossiscono e sputano in un grande secchio. È difficile dormire, perché le luci rimangono accese anche nella notte". È questo il racconto che Alessandro Pavanello, 31 anni e da 6 residente a Shanghai, in Cina, ha fatto tramite il proprio account Instagram da un centro di isolamento dopo essere risultato positivo al Covid-19. La città è infatti in lockdown rigido dallo scorso 28 marzo a causa di una impennata di contagi di Coronavirus dovuta alla diffusione della variante Omicron e gli infetti vengono trasferiti in strutture ad hoc, che non possono lasciare se non dopo 3 tamponi negativi.
Alessandro, che di lavoro fa il produttore musicale, condivide una delle decine di stanze aperte con quattro persone, non dorme perché vengono tenute accese le luci a neon anche di notte e non può fare la doccia. La struttura, dove è arrivato dopo essere risultato positivo durante un test di massa organizzato dall'amministrazione locale nei giorni scorsi, può ospitare fino a 600mila persone. "Il cibo non manca, ma le condizioni di igiene sono pessime", ha detto. "Ma potrebbe andare peggio: la mia ragazza è in un altro centro di isolamento dove i bagni sono in comune tra uomini e donne", ha spiegato in una intervista al Corriere della Sera. Insomma, la situazione continua a essere difficile, con rivolte da parte della popolazione rimasta senza cibo e spesso senza acqua potabile.
Intanto, i numeri non calano. I casi di Covid-19 hanno segnato un nuovo balzo a Shanghai, sfiorando mercoledì quota 28.000, quasi 2.000 in più rispetto al giorno precedente, secondo gli aggiornamenti della Commissione sanitaria nazionale. La Commissione sanitaria municipale ha reso noto che la città ha attualmente nove persone positive al virus in gravi condizioni, di cui otto di età compresa tra i 70 e i 93 anni, e ad alto rischio per gravi malattie e perché non vaccinati contro il Coronavirus.