Covid, 80mila turisti in trappola sull’isola di Hainan: cosa sta succedendo
A Sanya, frequentatissima località vacanziera nell'isola di Hainan in Cina, ci sono circa ottantamila turisti “in trappola”. Persone bloccate in lockdown a causa delle restrizioni imposte in seguito a un focolaio di Covid-19. Meno di 500 – 483 secondo gli ultimi dati diffusi – i casi di coronavirus scoperti nella città di Sanya, che conta oltre un milione di abitanti.
Tutti i voli in partenza dalla città sono stati cancellati e si può lasciare Sanya solo dopo essere risultati negativi a cinque test Covid svolti nell'arco di una settimana. Per la politica “zero Covid”, sono stati cancellati anche treni locali e autobus. A causa del blocco dei mezzi di trasporto diverse persone non hanno potuto prendere il loro volo a sole poche ore dal decollo.
Sono stati inoltre chiusi tutti i locali pubblici, dai ristoranti ai centri benessere, sono rimasti aperti al momento solo i servizi essenziali come supermercati e farmacie. Le persone non possono lasciare le loro case se non per acquistare generi alimentari e altri beni essenziali.
Secondo le autorità locali, l'epidemia di Hainan è iniziata in un porto di pescatori e probabilmente è emersa da gente del posto che commerciava pesce con pescatori al di fuori della Cina. La sottovariante Omicron BA.5.1.3, una propaggine del ceppo BA.5 che è dominante negli Stati Uniti, sta guidando l'attuale ondata di infezioni.
Hainan e le isole minori che la circondano sono soprannominate le "Hawaii cinesi" per via dei numerosi surfisti che le frequentano. Note per le spiagge bianche e il clima caldo tutto l'anno, queste isole attirano ogni anno decine di milioni di turisti cinesi.