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Guerra in Ucraina

Cos’ha detto l’ONU su Zaporizhzhia: c’è il rischio di una catastrofe nucleare come a Chernobyl?

Rafael Grossi, capo del’AIEA, ha chiesto che l’agenzia ONU possa effettuare un sopralluogo a Zaporizhzhia. Le Nazioni Unite hanno messo in guardia dal rischio di una catastrofe nucleare.
A cura di Davide Falcioni
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L'AIEA – Agenzia internazionale per l' energia atomica facente capo all'ONU – ha chiesto che dei suoi funzionari possano visitare prima possibile la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa, per il rischio che i continui bombardamenti a cui è sottoposta possano avere "conseguenze catastrofiche".

La richiesta è stata formalizzata nella serata di ieri da capo dell'Agenzia Rafael Grossi in occasione della riunione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU: "Questa è un'ora seria e grave e l'AIEA deve poter condurre la sua missione a Zaporizhzhia il prima possibile". Di giorno in giorno, infatti, aumenta il rischio che la struttura possa essere seriamente danneggiata.

Rafael Grossi, capo dell'AIEA
Rafael Grossi, capo dell'AIEA

Ieri 5 bombardamenti a Zaporizhzhia

Energoatom, la società statale ucraina che gestisce l'impianto, ha affermato che solo nella giornata di ieri l'area è stata colpita cinque volte e che alcuni missili sono esplosi in prossimità del sito in cui sono immagazzinati i materiali radioattivi. "Cinque raid sono stati registrati nei pressi dell'ufficio della direzione dell'impianto, proprio accanto al sito di saldatura e a quello di stoccaggio per il materiale radioattivo", ha dichiarato Energoatom in un post sul suo canale Telegram ufficiale. "È divampato un incendio in una piccola area, ma fortunatamente nessuno è rimasto ferito". La società ha messo in guardia le parti belligeranti avvisando che "azioni folli potrebbero farci perdere il controllo della situazione e causare una nuova Fukushima o Chernobyl".

ONU: "Cassare tutte le attività militari a Zaporizhzhia"

Alla luce di questa situazione Rafael Grossi ha chiesto la fine immediata di tutte le attività militari intorno allo stabilimento di Zaporizhzhia, avvertendo che ulteriori bombardamenti "profondamente preoccupanti" potrebbero condurre al disastro. "Chiedo che tutte le attività militari nelle immediate vicinanze dell'impianto cessino immediatamente e non colpiscano le sue strutture o i dintorni", ha aggiunto António Guterres, segretario generale dell'ONU, spiegando che eventuali danni al sito atomico potrebbero avere conseguenze drammatiche non solo per la regione, ma anche per altri territori.

Non si è fatta attendere la risposta della Russia: "La smilitarizzazione dell'impianto potrebbe renderlo vulnerabile per quelli che intendono visitarlo. Nessuno sa quali possano essere i loro obiettivi, non possiamo escludere nessuna provocazione, attacco terroristico contro la centrale che dobbiamo proteggere".

Missile caduto nei pressi di Zaporizhzhia
Missile caduto nei pressi di Zaporizhzhia

Bombe a Zaporizhzhia: accuse reciproche tra Mosca e Kiev

Ma chi sta bombardando l'area della centrale nucleare? Il sito – ubicato nella città di Enerhodar – è controllato da marzo dalle forze armate russe ma a gestire tutte le operazioni al suo interno sono tecnici ucraini. Il presidente Zelensky ha puntato il dito contro Mosca accusandola di compiere un "ricatto nucleare": "Mai nessuno aveva usato una centrale nucleare in modo così evidente per minacciare il mondo intero e per proporre alcune condizioni", ha detto. "Solo il ritiro completo dei russi dal territorio di Zaporizhzhia e il ripristino del pieno controllo dell'Ucraina possono garantire la sicurezza del sito".

Di ben altro avviso l'ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Vassily Nebenzia, il quale ha affermato che il mondo è stato spinto "sull'orlo di una catastrofe nucleare, di dimensioni paragonabili a quelle di Chornobyl", incolpando di ciò l'Ucraina. La centrale nucleare di Zaporizhzhia non può essere restituita a Kiev poiché non sarebbe in grado di garantirne la sicurezza, ha aggiunto all’agenzia Interfax il vicepresidente del Senato russo, Konstantin Kosachyov. "L’unico modo per garantire la sicurezza della centrale nucleare è il nostro controllo al 100% della sua attività. Data l’operazione militare speciale, le autorità ucraine non sono in grado di fornire questo tipo di controllo per definizione", ha dichiarato Kosachyov. "Visti i continui attacchi altamente irresponsabili alla centrale nucleare di Zaporizhzhia da parte delle forze ucraine, non c’è dubbio che l’accesso da parte di qualsiasi persona non autorizzata ai locali della centrale nucleare rischia di rappresentare un'ulteriore provocazione". "Quindi no e ancora no, la centrale nucleare di Zaporizhzhia non potrà essere restituita all’Ucraina".

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