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Guerra in Ucraina

Cos’ha detto il presidente russo Vladimir Putin nell’intervista a Tucker Carlson

Sono molti gli elementi emersi dall’intervista al presidente russo Vladimir Putin annunciata il 6 febbraio scorso, realizzata dal giornalista Usa Tucker Carlson e diffusa su X venerdì 9. La conversazione è durata circa due ore e il leader del Cremlino ha parlato non solo del conflitto con l’Ucraina, ma anche dei rapporti con la Cina e del futuro di quelli con gli Stati Uniti.
A cura di Eleonora Panseri
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Il presidente russo Vladimir Putin considera l'Ucraina "uno Stato artificiale", crede che gli Stati Uniti abbiano collaborato al sabotaggio di North Stream 2 e ha garantito che Mosca non ha nessuna rivendicazione territoriale sulla Polonia o i Paesi baltici. Sono solo alcuni degli elementi emersi dall'intervista allo zar annunciata martedì 6 febbraio scorso, realizzata dal giornalista statunitense Tucker Carlson, ex volto di Fox News e sostenitore di Donald Trump, e diffusa diffusa su X venerdì 9.

L'intervista è durata circa due ore e il titolare del Cremlino ha parlato non solo del conflitto con Kiev, iniziato il 24 febbraio 2022 con l'invasione russa dell'Ucraina, ma anche del futuro dei rapporti con gli Stati Uniti vagheggiando anche il rilascio del giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich, arrestato in Russia quasi un anno fa, e assicurando che Mosca non ha intenzione di invadere i Paesi vicini.

Putin ha tuttavia accusato i servizi segreti Usa di aver avuto un ruolo nel sabotaggio del gasdotto russo-tedesco Nord Stream 2 ed ha dichiarato di essere sorpreso dal silenzio della Germania su questo argomento. Quando Carlson gli ha chiesto: "Chi ha fatto saltare in aria Nord Stream?", Putin ha risposto: "Lei di sicuro". "Io ero impegnato quel giorno – ha risposto ironicamente Carlson – non ho fatto saltare Nord Stream". E il presidente russo ha replicato: "Lei può avere un alibi personale, la Cia no".

Putin: "L'Ucraina è uno Stato Artificiale, Kiev ha mandato all'aria i piani di pace"

"I bolscevichi hanno creato l'Ucraina sovietica, che fino ad allora non esisteva affatto. L'Ucraina è uno stato artificiale", ha detto poi Putin, parlando del Paese invaso nel 2022. Secondo il presidente russo, inoltre, il ripristino relazioni tra i popoli di Russia e Ucraina avverrà, anche se "richiederà molto tempo".

"Dopo la seconda guerra mondiale, l'Ucraina ha ricevuto parte dei territori polacchi, ungheresi e romeni. L'Ucraina, in un certo senso, è uno stato artificiale creato per volontà di Stalin. L'Ucraina sovietica ha ricevuto un gran numero di territori che non hanno mai avuto nulla a che fare con essa, in primo luogo la regione del Mar Nero", ha aggiunto Putin negando poi di avere rivendicazioni territoriali su "Polonia, Lettonia o chiunque altro".

"La sconfitta della Russia in Ucraina è impossibile per definizione", ha dichiarato lo zar. "Non accadrà mai che la Russia venga sconfitta", ha insistito sottolineando che la Nato dovrà accettare le conquiste territoriali di Mosca nel Paese. Il presidente ha anche detto che i piani per la risoluzione del conflitto "erano quasi finalizzati" ed ha accusato Kiev di averli "gettati all'aria" e di aver "obbedito agli ordini dell'Occidente di combattere la Russia fino all'ultimo". Salvo poi aggiungere che "prima o poi si arriverà ad un accordo".

Putin ha inoltre parlato della possibilità di trovare un accordo per liberare il giornalista americano del Wall Street Journal Evan Gershkovich, detenuto da un anno in Russia con l'accusa di essere una spia. "Non è un argomento tabù, ma accadrà a "certe condizioni. Anche io voglio che ritorni nella sua patria", ha detto. "Io credo che un accordo" con gli Stati Uniti "sia possibile. I servizi speciali – ha aggiunto – stanno discutendo il caso".

Lo zar ha affermato che Gershovich, 32 anni, è stato "colto in flagrante mentre otteneva segretamente informazioni riservate" e ha affermato che "lavorava per i servizi speciali statunitensi". La Russia è "pronta a parlare" del rilascio di Gershkovich, ha detto Putin, ma ha aggiunto: "Vogliamo che i servizi speciali statunitensi pensino a come possono contribuire al raggiungimento degli obiettivi che i nostri servizi speciali stanno perseguendo".

Il presidente sarcastico su Biden e affettuoso con Trump

Il leader del Cremlino è stato portato anche a parlare di Joe Biden e delle imminenti elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Sul presidente Usa lo zar si è limitato ad un commento sarcastico. "Non mi ricordo quando è stata l'ultima volta che ho parlato con Biden", ha detto. Mentre, parlando di Donald Trump, l'ex presidente che potrebbe ritentare per i repubblicani la corsa alla Casa Bianca, Putin ha detto di aver un buon rapporto personale.

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"Avevo un buon rapporto con lui, ma non è una questione di leader nelle relazioni tra Usa e Russia, è una questione di mentalità", ha sottolineato ricordando di "aver avuto un ottimo rapporto anche con Bush. So che negli Stati Uniti veniva dipinto come una specie di ragazzo di campagna che non capiva nulla. Vi assicuro che non è così. Penso che abbia commesso molti errori nei confronti della Russia, ma ha esercitato pressioni sugli europei. Non era peggiore di qualsiasi altro politico americano, russo o europeo e capiva quello che stava facendo meglio degli altri".

Poi, in quello che è sembrato un messaggio al Congresso americano che in questi giorni deve approvare la legge sui finanziamenti all'Ucraina, Putin ha detto: "Voglio dire alla leadership Usa: se davvero volete che la guerra finisca, smettetela di fornire armi" all'Ucraina.

I rapporti con la Cina

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La filosofia di politica estera della Cina non è aggressiva, ma sempre disponibile al compromesso, ha detto ancora il presidente russo parlando dei rapporti della Federazione Russa con la Cina.  “Sulla Cina gli Stati Uniti stanno spargendo la solita storia dell’orrore. La Cina è un nostro vicino. Non si possono scegliere i vicini, così come non si scelgono i parenti. Condividiamo un confine di migliaia di chilometri, abbiamo una storia pluricentenaria di convivenza", ha spiegato.

"La cooperazione con la Cina aumenta. Gli europei sono preoccupati? Non lo so, chiedetelo a loro. Cercano sempre di entrare nel mercato cinese", aggiunge. "Con l'amico e collega Xi Jinping abbiamo fissato l'obiettivo di 200 miliardi di dollari di scambi commerciali. Siamo già arrivati a 230 miliardi. Gli scambi sono equilibrati e complementari", ha aggiunto Putin delineando un quadro globale in cui "i Brics crescono e non c'entra la guerra in Ucraina".

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