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Cosa prevede l’articolo 5 del trattato Nato e quando scatta se un Paese dell’Alleanza viene attaccato

Dopo il lancio di missili russi in territorio polacco e dopo i chiarimenti sulla dinamica dell’episodio, la Nato potrebbe valutare l’opportunità di una risposta come prevede l’articolo 5 del Trattato Nord Atlantico siglato nel 1949. Ma di cosa si tratta nello specifico?
A cura di Biagio Chiariello
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L’articolo 5 del Trattato Nord Atlantico, che regola i rapporti all’interno della Nato, “è sacro“. Era lo scorso 25 marzo e il presidente americano Joe Biden rassicurava così il presidente polacco Andrzej Duda. Nelle ore in cui circola la notizia secondo cui due missili russi avrebbe colpito Przewodow, un paese polacco vicino alla frontiera ucraina, colpendo una fattoria e provocando due morti, torna d'attualità l’articolo in questione che vincola gli stati membri alla difesa collettiva e che verrebbe invocato nel caso in cui Mosca attacchi la Polonia (membro Nato dal 1999); in altre parole tutti i Paesi facenti parte dell’Alleanza Atlantica devono intervenire in sua difesa.

Per il momento, il Pentagono si muove con cautela, spiegando di non voler fare speculazioni e di attendere ulteriori dettagli sull'episodio. Ma nessuna opzione è esclusa, come ribadito a caldo da Polonia ed Estonia.

Cosa dice l'articolo 5 del trattato Nato

L’articolo 5 stabilisce infatti che “le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell’America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti”. Di conseguenza, si legge, “se un tale attacco si producesse, ciascuna delle parti, nell’esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, assisterà la parte o le parti così attaccate intraprendendo immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l’azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l’uso della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell’Atlantico settentrionale”.

Cosa si intende per "attacco armato" contro un Paese dell'Alleanza Atlantica

È poi stabilito che ogni attacco armato del genere citato, insieme a tutte le misure che vengano prese di conseguenza, siano immediatamente portate a conoscenza del Consiglio di Sicurezza, che prenderà le misure necessarie per “ristabilire e mantenere la pace e la sicurezza internazionali”.

Ulteriori chiarimenti sull’argomento, si trovano nell’articolo 6 del trattato, dove si specifica che per “attacco armato contro una o più delle parti” si intende: un attacco armato contro il territorio di una di esse in Europa o nell’America settentrionale, contro i Dipartimenti francesi d’Algeria, contro il territorio della Turchia o contro le isole poste sotto la giurisdizione di una delle parti nella regione dell’Atlantico settentrionale a nord del Tropico del Cancro”.

Inoltre, è considerato un attacco armato del genere anche quello “contro le forze, le navi o gli aeromobili di una delle parti, che si trovino su questi territori o in qualsiasi altra regione d’Europa nella quale, alla data di entrata in vigore del Trattato, siano stazionate forze di occupazione di una delle parti, o che si trovino nel Mar Mediterraneo o nella regione dell’Atlantico settentrionale a nord del Tropico del Cancro, o al di sopra di essi”.

Il testo integrale dell'articolo 5 del Trattato:

"Le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell'America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti, e di conseguenza convengono che se un tale attacco si producesse, ciascuna di esse, nell'esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, riconosciuto dall'art. 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti così attaccate intraprendendo immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l'azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l'uso della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell'Atlantico settentrionale. Ogni attacco armato di questo genere e tutte le misure prese in conseguenza di esso saranno immediatamente portate a conoscenza del Consiglio di Sicurezza. Queste misure termineranno allorché il Consiglio di Sicurezza avrà preso le misure necessarie per ristabilire e mantenere la pace e la sicurezza internazionali".

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