Cos’è la pietra di Scone e perché rischia di rovinare l’incoronazione di Carlo III
Il nuovo Re d'Inghilterra Carlo III ha dovuto fare i conti con diverse ombre sulla sua proclamazione come nuovo sovrano dopo la morte della madre, la Regina Elisabetta. La decisione di accogliere la Corona reale nonostante i suoi 73 anni ha suscitato scalpore nel Regno Unito, dove molti sudditi si aspettavano un passo indietro in favore del più giovane primogenito William.
Fino a oggi, inoltre, Carlo non è stato molto amato: ad aver definitivamente incrinato la sua popolarità, il matrimonio finito con Diana Spencer e il tradimento con Camilla Shand, oggi Regina consorte.
L'incoronazione rischia però di dover fare i conti anche con problemi di tipo organizzativo: sono passati 70 anni dall'ultima volta che è stato incoronato un sovrano e sarà difficile adattare la cerimonia ai tempi moderni.
In particolare preoccupa l'uso che dovrà essere fatto del trono ligneo di Edoardo I che contiene la Pietra di Scone, reliquia storica più sacra agli scozzesi.
Nel 1996 la pietra fu restituita alla Scozia che però promise di darla in prestito per le cerimonie di incoronazione. Da allora però gli equilibri politici sono molto cambiati e gli scozzesi (indispettiti soprattutto dalla decisione dell'Inghilterra di abbandonare l'Unione Europea) propendono sempre di più per l'indipendenza dal Regno Unito. Il Paese, quindi, potrebbe ribellarsi all'idea e decidere di non fornire la pietra sacra.
Stando a quanto trapelato finora, l'incoronazione di Carlo dovrebbe essere all'insegna della sobrietà. A imporre questo cambio di marcia rispetto alla cerimonia organizzata per Elisabetta II, la consapevolezza delle difficoltà economiche del Paese dovute alla crisi globale, l'insediamento recente della nuova premier, la già scarsa popolarità del sovrano appena proclamato e la necessità di far quadrare i conti pubblici.