Cos’è il corridoio di Suwalki e perché è importante evitare l’arrivo dei mercenari russi della Wagner
Da quando il premier polacco Mateusz Morawiecki ha avvertito del possibile arrivo di un centinaio di uomini del gruppo Wagner, i riflettori dell'Europa si sono accessi sul cosiddetto Corridoio di Suwalki. Si tratta di un lembo di terra lungo circa 65 chilometri, che collega la Polonia con gli Stati baltici e separa la Bielorussia e la regione di Kaliningrad della Federazione Russa, verso il quale i soldati del battaglione fondato da Yevgeny Prigozhin si starebbero muovendo.
L'allarme del primo ministro di Varsavia è arrivato dopo che Andrey Kartapolov, attuale presidente della commissione difesa del parlamento russo, aveva dichiarato alla tv di stato russa che il gruppo di mercenari avrebbe potuto colpire un passaggio chiave per la NATO in "poche ore" per volontà del presidente Putin. Ma perché quest'area è così importante sia per l'Occidente che per la Federazione?
Cos'è il corridoio di Suwalki
Il corridoio di Suwalki collega l'enclave russa di Kaliningrad alla Bielorussia e si trova proprio fra due Stati dell’Alleanza, Polonia e Lituania. Si tratta di una striscia di terra lunga 65 chilometri e quasi completamente disabitata (ci sono circa 70mila persone che vivono lì), che prende il nome dall'omonima città polacca. È tagliata solo da due arterie stradali ed è attraversata da una ferrovia.
Alcuni analisti lo considerano il tallone d'Achille della NATO da quando la Polonia, la Lituania, l'Estonia e la Lettonia hanno lasciato il blocco sovietico. Se infatti finisse sotto il controllo della Russia fungerebbe da cuneo tra la Polonia e i tre Stati Baltici, che potrebbero dunque venire isolati dalla stessa Polonia e dalla NATO. Tanto è vero che le tensioni tra Alleanza Atlantica da un lato e Federazione russa dall'altro per l'utilizzo del corridoio di Suwałki si sono intensificate nel 2014, quando Mosca annesse la Penisola di Crimea. Ma la situazione è rimasta sempre sotto controllo.
Perché è rischioso un possibile arrivo della Wagner a Suwalki
L’arrivo della Wagner potrebbe tuttavia cambiare questo precario status quo. I soldati del battaglione fondato da Prigozhin si sono installati per la maggior parte in Bielorussia, dopo il fallito tentativo di ammutinamento dello scorso 24 giugno, come ha confermato sia il presidente Lukashenko che lo stesso Prigozhin, ma è ignoto il loro numero. Da qui, tuttavia, potrebbero agevolmente mettersi in movimento verso il Corridoio di Suwalki.
Per questo, il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki e il presidente lituano Gitanas Nauseda si sono incontrati ieri a Suwałki. Anche perché solo due giorni prima si era verificato un breve volo a bassa quota di due elicotteri bielorussi nello spazio aereo polacco, considerato un gesto provocatorio di Bielorussia e Russia.
"Russia e Bielorussia stanno aumentando la pressione sui confini, aumentando il numero delle loro provocazioni. Il loro scopo è destabilizzare, seminare caos e incertezza, sperando di mostrare la debolezza del fianco orientale della Nato e di tutti i nostri partner", ha dichiarato Morawiecki. L'obiettivo, dunque, è non farsi trovare impreparati qualora nel mirino della Wagner rientri proprio il Corridoio di Suwalki, ed anche per questo Varsavia ha inviato al confine nuovi militari per proteggere la zona.
Cosa potrebbe succede se la Russia dispiegasse le proprie truppe nel Corridoio di Suwalki
Secondo la docente di Politica internazionale presso la Lancaster University nel Regno Unito, Barbara Yoxon, intervistata dalla CNN, "Varsavia vede la Bielorussia come complice dell'attuale crisi della sicurezza europea. Il dispiegamento di truppe nel corridoio di Suwalki fornirebbe un collegamento diretto tra Russia e Kaliningrad, il che lo rende un obiettivo di vitale importanza per Putin, che potrebbe così isolare efficacemente gli Stati baltici dai suoi alleati Nato nell'Europa centrale e occidentale. Ciò consentirebbe potenzialmente a Putin di invadere paesi come Lituania, Lettonia ed Estonia".
Sempre Yoxon ha aggiunto che "se la Russia dispiegasse truppe nel Corridoio di Suwalki, probabilmente innescherebbe una reazione militare immediata da parte di altri paesi della NATO, che lo vedrebbero come un attacco diretto ai suoi stati membri nella regione. Una tale mossa significherebbe che Mosca è pronta a intensificare il suo confronto con la NATO fino a una guerra su vasta scala com il rischio di un'escalation nucleare da entrambe le parti".