Cos’è Hezbollah, l’organizzazione paramilitare libanese: cosa succede tra il “partito di Dio” e Israele
"Siamo i figli della umma (comunità musulmana) – il partito di Dio (Hizb Allah) la cui avanguardia è stata resa vittoriosa da Dio in Iran": così si autodefinisce Hezbollah, un'organizzazione politica paramilitare libanese di religione musulmana sciita. Come scritto nel suo manifesto, il nome significa "Partito di Dio". Ha posizioni antisioniste e uno dei suoi obiettivi principali è quello di "mettere fine all' occupazione israeliana". Sostiene Hamas e dallo scorso 7 ottobre ha rivendicato diversi attacchi di razzi e missili verso il Nord di Israele. Lo scorso 18 giugno l'esercito israeliano ha approvato un piano di offensiva in Libano, a cui il leader dell'organizzazione, Hassan Nasrallah, ha risposto minacciando che in caso di guerra totale "nessun luogo di Israele verrà risparmiato"
Hezbollah è nata nel 1982 durante la prima guerra in Libano come milizia paramilitare per poi diventare parte integrante della vita politica del Paese. Alle ultime elezioni nel 2018, grazie al grande sostegno della comunità sciita libanese, il partito ha eletto 13 deputati ed è entrato a far parte del governo di unità nazionale, ottenendo tre Ministeri (Gioventù, Rapporti con il Parlamento e Sanità). Per la sua vasta rete politica e militare nel Paese, Hezbollah viene spesso definito come "uno Stato dentro lo Stato".
Nasrallah, membro dell'organizzazione sin dalle origini, ne è diventato il leader nel 1992. Nel 2021 ha reso noto di avere 100mila combattenti e molteplici razzi di precisione a sua disposizione. In seguito ai nuovi scontri tra Hamas e Israele, anche l'organizzazione libanese è intervenuta nel conflitto attaccando il Nord del Paese e di fatto aprendo un secondo fronte della guerra in corso. Hezbollah ha rivendicato di aver lanciato dei missili verso il Nord di Israele, un attacco che ha provocato un'immediata reazione da parte dell'esercito di Netanyahu.
Con Hamas, il gruppo del Paese dei cedri condivide un principio di lotta armata di resistenza contro l'occupazione israeliana. I membri di Hezbollah sostengono infatti che Israele occupi la zona delle fattorie di Sheb'a, di cui rivendicano l'appartenenza al Libano. Si tratta di un territorio che si trova vicino alle alture del Golan e che è stato spesso al centro di contestazioni. Più volte Hezbollah ha affermato che combatterà fino alla distruzione dello Stato di Israele.
Cos’è Hezbollah, il partito di Dio
L'organizzazione è nata nel 1982 durante la prima guerra in Libano – scoppiata con l'invasione del Paese da parte di Israele – su iniziativa del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica dell'Iran, con lo scopo di unire le forze dei gruppi sciiti libanesi. Il gruppo iraniano ha strutturato e preparato militarmente i volontari, dando così vita a Hezbollah: nei primi anni di esistenza ha agito attraverso diversi attacchi terroristici, per poi istituzionalizzarsi e diventare (anche) un partito politico.
Il partito dispone di un'ala armata che, secondo alcune stime, è addirittura più grande e potente dell'esercito nazionale libanese. Per gli Usa e altri Paesi occidentali, assieme ad alcuni Stati del Golfo alleati degli americani, Hezbollah è considerata un'organizzazione terroristica. L'Unione Europea non la considera "terrorista", ma la accusa comunque di aver compiuto "azioni terroristiche".
Il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah
A guidare il partito è Hassan Nasrallah, un religioso che è stato tra i primi ad entrare in Hezbollah perché in disaccordo con i vertici di Amal ("Speranza"), il movimento sciita di cui faceva parte. In seguito all'uccisione di Abbās al-Musāwī – co-fondatore e primo Segretario Generale dell'organizzazione – da parte di un missile israeliano nel 1992, Nasrallah è stato eletto all'unanimità dall'assemblea del partito come suo successore e da allora è rimasto in carica. Nel mondo arabo è considerato essere l’artefice della liberazione del Sud del Libano dall’occupazione israeliana e ha ricevuto molti riconoscimenti per il suo ruolo in uno scambio di prigionieri nel 2004, il quale ha consentito la liberazione di centinaia di cittadini palestinesi e libanesi.
Gli obiettivi di Hezbollah e la distruzione di Israele
La natura e gli obiettivi di Hezbollah sono descritti in un manifesto del 1º gennaio 1988: "Siamo una umma connessa ai musulmani di tutto il mondo tramite il solido legame dottrinale e religioso dell'Islam", il cui obiettivo è unire la comunità islamica contro "l'abominio" che fonda le sue "radici primarie" negli Stati Uniti, definiti come una "superpotenza arrogante".
I seguaci di Hezbollah sostengono che "l'America, i suoi alleati del Patto Atlantico e l'entità sionista nella terra santa di Palestina" portino avanti una lotta fatta di "ingiustizia, aggressione e umiliazione". Il manifesto dell'organizzazione rappresenta i loro ideali di riscatto attraverso la resistenza armata:
Ognuno di noi è un soldato pronto a combattere. […] Hanno invaso il nostro paese, distrutto i nostri villaggi, sgozzato i nostri bambini, violato i nostri santuari e imposto padroni del nostro popolo che hanno commesso i peggiori massacri contro la nostra comunità. Non smettono di dare sostegno a Israele e non ci permettono di decidere il nostro futuro secondo i nostri desideri. […] Non abbiamo alternative all'affrontare l'aggressione con il nostro sacrificio.
Uno degli obiettivi principali di Hezbollah è di "mettere fine alla gravosa occupazione da parte di Israele". L'ultimo punto del documento ha come titolo "La necessità della distruzione di Israele" in quanto, secondo l'organizzazione, Tel Aviv sarebbe "l'avanguardia degli Stati Uniti nel mondo islamico". La battaglia del gruppo si basa sull'assunto che Israele ha occupato i territori dei palestinesi depredandoli dei loro diritti e che quindi "la lotta si fermerà solo quando questa entità sarà obliterata". Infatti, Hezbollah sottolinea come non ci siano margini di trattativa diplomatica con Tel Aviv, oltre che condannare ogni piano estero di mediazione con Israele in quanto il dialogo con le sue istituzioni "è il riconoscimento dell'occupazione sionista della Palestina".
L'alleanza con l'Iran e i rapporti con Hamas
Come detto in precedenza, Hezbollah è un'organizzazione nata su impulso iraniano ed è, al giorno d'oggi, un canalizzatore dell'influenza di Teheran in Libano. Come analizzato dall'Ispi, dalla nascita del gruppo le istituzioni guidate dall'ayatollah Khamenei hanno supportato il partito libanese sia finanziariamente che politicamente. Infatti, secondo stime Usa, l'Iran sostiene l'organizzazione con centinaia di milioni di dollari all'anno.
Hezbollah è considerata essere un'alleata di Hamas, l'organizzazione paramilitare palestinese al potere a Gaza. Condividono l'idea di una resistenza armata contro Israele e, secondo gli analisti, per sostenere la causa dell'organizzazione palestinese Hezbollah avrebbe aiutato Hamas a costruire delle bombe.
Dopo il 7 ottobre Hezbollah ha rilasciato un comunicato per annunciare il proprio sostegno al gruppo palestinese, definendo l'azione "una risposta decisa alla continua occupazione di Israele e un messaggio a tutti coloro che cercano una normalizzazione dei rapporti" con Tel Aviv.