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Elezioni USA 2020

Cosa succede se Donald Trump e Joe Biden pareggiano a 269

Per aggiudicarsi la presidenza degli Stati Uniti i due candidati devono aggiudicarsi 270 grandi elettori: al momento le proiezioni ci mostrano un testa a testa tra Donald Trump e Joe Biden. E che cosa succederebbe se lo scrutinio finale finisse in un 269 a 269? Vediamo quindi che cosa accade in caso di pareggio alle elezioni Usa e perché questa ipotesi potrebbe realizzarsi quest’anno.
A cura di Annalisa Girardi
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Le elezioni presidenziali statunitensi non hanno ancora un vincitore. Le informazioni e i dati arrivati nella notte però ci dicono alcune cose: in primis che il presidente uscente, Donald Trump, non è così lontano da un secondo mandato come affermano i sondaggi nelle scorse settimane. Ma per ora è un testa a testa e ci potrebbero volere ancora diverse ore prima dell'arrivo di un esito ufficiale. Per aggiudicarsi la vittoria i due candidati devono aggiudicarsi 270 grandi elettori e al momento ognuno di questi potrebbe ribaltare il risultato. Ma cosa succederebbe invece se Trump e lo sfidante democratico Joe Biden finissero 269 a 269?

In questo caso si finirebbe nella cosiddetta contingent election. Secondo il dodicesimo emendamento a questo punto la decisione spetterebbe alla Camera. Di cui i democratici hanno appena assunto il controllo conquistando la maggioranza. L'ultima parola sarebbe quella della maggioranza nella delegazione al Congresso di ciascun Stato. Affinché sia possibile eleggere un presidente in questo contesto servirebbero 26 voti, altrimenti scenderebbe in campo il vicepresidente. Spetterebbe al Senato (dove invece la maggioranza si è confermata repubblicana) nominarlo.

Cosa succede in caso di pareggio alle elezioni Usa

Quello del pareggio uno scenario decisamente ipotetico che però si potrebbe realizzare molto facilmente. Visto il margine tra i due candidati, molto più stretto di quanto non ci si aspettasse nei giorni scorsi. Se lo spoglio dei voti risultasse in un pareggio, la palla passerebbe alle delegazioni degli Stati nella Camera. Che, come detto, sono a maggioranza democratica. Un'eventualità che si è già realizzata nel 1800, quando venne eletto Thomas Jefferson e poi nel 1824 quando invece vinse Andrew Jackson.

Bisogna comunque attendere l'esito definitivo del conteggio. Che potrebbe anche tardare di alcuni giorni quest'anno. In gran parte a causa dell'importante ricorso da parte degli elettori al voto per posta. Anche a causa della pandemia di coronavirus, sarebbero circa 65 milioni i cittadini che hanno votato alle presidenziali per posta. Un fattore che ritarderà gli scrutinii finali e che potrebbe riservare delle sorprese nelle prossime ore.

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