Come funziona l’operazione London Bridge e cosa succede dopo la morte della Regina Elisabetta
Il mondo resta col fiato sospeso per le notizie sulla salute della Regina Elisabetta, che è malata e viene tenuta sotto stretta osservazione medica nel castello di Balmoral. In caso di decesso della monarca più longeva della storia del Paese si aprirà un lungo iter, con procedure precise e designate nei minimi particolari. Dalla notizia del decesso passando per i funerali della Sovrana e fino all’incoronazione del suo successore, tutto è precisamente regolamentato.
Cos'è l'operazione London Bridge
Tutte le fasi relative alla morte della Regina Elisabetta II e quelle successive infatti saranno gestite da un piano, definito “London Bridge” nella sua ultima versione, dove è chiarito in dettaglio come dovranno procedere la famiglia reale, le istituzioni, il corpo diplomatico, le forze armate e persino l’emittente pubblica Bbc che ha avuto una sua procedura su come comunicare il decesso della sovrana.
Il piano indica le misure da mettere in atto fin dalle ultime ore della monarca in caso di malattia: nella fase terminale infatti è il medico personale ad avere accesso alla sua stanza per redigere i bollettini e tenere i contatti con l'esterno.
Come verrà data la notizia della morte
La comunicazione del decesso al primo ministro britannico sarà assegnata al segretario privato di Elisabetta. Ad essere informati per primi del decesso della Regina infatti saranno il premier e i principali Ministri del governo, per mezzo di una parola d'ordine già concertata, che nel caso in questione è "Il London Bridge è crollato". Poi saranno avvertiti i 15 governi dei Paesi di cui Elisabetta è capo di Stato e degli altri 36 Paesi del Commonwealth.
Secondo il piano svelato dal Guardian, dopo i Ministri starà al Global Response Centre del Foreign Office informare i quattordici governi che riconoscono la regina come Capo di Stato. Secondo lo stesso piano non sarà la Bbc ad avere l'esclusiva del primo annuncio ma la notizia sarà trasmessa all'agenzia Press Association e quindi simultaneamente a tutti i media globali. Nel frattempo un dispaccio testuale sarà affisso ai cancelli di Buckingham Palace. Le radio daranno la linea ai radiogiornali e sulle stazioni verrà trasmessa solo musica “inoffensiva”. Nelle televisioni i conduttori avranno l’obbligo di indossare abiti e cravatte nere in segno di lutto e già diversi giornalisti della Bbc si sono mostrati così prima dell'annuncio ufficiale.
L'operazione Unicorn in caso di morte in Scozia
C'è anche un altro piano previsto nel caso in cui la monarca muoia in Scozia, nome in codice Operazione Unicorn. L'operazione Unicorn comporterà l'immediata sospensione delle attività presso il parlamento scozzese in modo che le autorità possano prepararsi per un funerale di stato. C'è da aspettarsi infatti che se la regina dovesse morire a nord del confine, centinaia di migliaia di persone da tutto il mondo potrebbero affluire nella regione. La sua bara sarebbe poi portata alla cattedrale di Edimburgo. Il suo corpo quindi collocato sul treno reale alla stazione di Waverley per un lungo viaggio lungo la linea principale della costa orientale, che terminerà a Londra.
Quando ci saranno i possibili funerali
Una meticolosa procedura dunque che finirà solo con i funerali di Stato. Dalla morte ai funerali verranno quindi proclamati 12 giorni di lutto nazionale. Il corpo della regina sarà sistemato nella sala del trono di Buckingham Palace: ci sarà un altare, lo stendardo reale e quattro Guardie reali con il copricapo inclinato e i fucili rivolti verso il pavimento.
La fase di successione al trono e chi diventerà re
Con la morte di Elisabetta si aprirà anche la fase di successione al trono che vede un ordine ben preciso. Il primo in lista è il figlio Carlo che nel caso accetterà diventerà re e sarà il più vecchio erede ad accedere al trono britannico. In caso di sua rinuncia, non del tutto esclusa, a succedergli potrebbe essere il Principe William, nipote di Elisabetta e primogenito di Carlo.