video suggerito
video suggerito

Cosa sta succedendo in Romania e cosa c’entra TikTok

In Romania il partito liberale avrebbe finanziato una campagna su TikTok a favore del candidato filorusso Georgescu. Dopo la decisione della Corte costituzionale di annullare il primo turno per sospette interferenze russe, ore le autorità romene vogliono vederci chiaro.
A cura di Giulia Casula
40 CONDIVISIONI
Immagine

Una campagna TikTok per favorire la vittoria del candidato filorusso Calin Georgescu. È quanto emerge in un nuovo rapporto realizzato dall'agenzia di stampa investigativa Snoop.ro, secondo la quale il Partito Nazional liberale romeno (Pnl), di centrodestra, avrebbe finanziato una campagna per promuovere Georgescu.

Alle elezioni tenutesi nel Paese il 24 novembre, il candidato indipendente – noto per le sue posizioni anti Nato e vicine al Cremlino – era arrivato primo, con il 22%, sugli avversari, il premier uscente Marcel Ciolacu ed Elena Lasconi (centrodestra).

Ma il ballottaggio previsto per l'8 dicembre non si è mai tenuto perché la Corte costituzionale ha annullato i risultati del primo turno, chiedendo la ripetizione dell'intero processo elettorale.

Dietro la decisione della Consulta romena il sospetto di interferenze dall'estero – più precisamente da Mosca – per favorire Georgescu. Le irregolarità riscontrate durante la consultazione hanno spinto i giudici a stabilire l'annullamento per garantire la legalità e la correttezza del voto.

Tra le operazioni sospette, ci sarebbe la campagna social su TikTok,dal titolo #EchilibrușiVerticalitate (Equilibrio e Verticalità) finita sotto la lente d'ingrandimento dell'Anaf, l'Agenzia delle entrate romena. Secondo quanto scoperto da quest'ultima, il partito liberale avrebbe pagato una azienda esterna, la Kensington Communication, per dirottare la campagna a favore di Georgescu.

Hashtag e influencer (circa 130 persone) sono stati impiegati nella campagna, che in totale ha raccolto 2,4 milioni di visualizzazioni sul social cinese.

Secondo chi l'ha realizzata l'obiettivo era quello di "aumentare il livello di consapevolezza dell'importanza del voto", ma per il ministero dell'Interno romeno in realtà si tratterebbe di un'operazione realizzata per promuovere il candidato filorusso.

Dal canto suo, la società Kensington ha ammesso che la campagna è stata dai liberali, ma ha ribadito che lo scopo era quello di sensibilizzare il pubblico.

Tuttavia l'operazione risulterebbe simile alle attività di influenza gestite dal Cremlino in Ucraina e in Moldavia e ora le autorità romene vogliono vederci chiaro.

Anche la Commissione Ue ha avviato un'indagine per rilevare le eventuali responsabilità di TikTok e capire come la piattaforma gestisce i potenziali rischi di influenza nei processi elettorali.

Ad ogni modo, l'annullamento del voto di novembre ha gettato il Paese nell'instabilità. La legge prevede che in questi casi le elezioni possano essere nuovamente indette a partire dalla seconda domenica successiva al pronunciamento dei giudici, cioè dal 22 dicembre.

Con ogni probabilità dunque, le prossime presidenziali dovrebbero tenersi nella prima metà del 2025.

40 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views