Cosa sta succedendo in Cisgiordania: quattordicenne palestinese ucciso, scontri alla moschea Al-Aqsa

In Cisgiordania un ragazzino palestinese di appena 14 anni è stato ucciso dai soldati israeliani. Si chiamava Qusai Hamamrah. È la seconda volta in cinque giorni che nel villaggio di Husan le forze militari israeliane sparano, uccidendo, nel mezzo degli scontri che da giorni si sono fatti più violenti. Centinaia di persone hanno partecipato al funerale del ragazzo, diventato un martire. Da parte loro, i soldati israeliani hanno affermato di avergli sparato dopo che aveva lanciato contro di loro una bottiglia Molotov.
Secondo un testimone, riporta la Cnn, i militari stavano sparando verso altre persone e Qusai stava scappando cercando rifugio dal fuoco israeliano, quando è stato colpito da un proiettile. Le tensioni sono altissime da giorni in Cisgiordania: le forze militari israeliane hanno aumentato le loro operazioni dopo che il primo ministro, Naftali Bennet, ha parlato di una "nuova ondata di terrorismo" in seguito ad alcuni attacchi nelle città israeliane in cui hanno perso la vita 14 persone.
Questa mattina è anche arrivata la notizia della morte di un altro giovane palestinese, che era rimasto ferito ieri nel villaggio di Kafr Dan durante gli scontri con i militari israeliani. L'agenzia Maan ha detto che si tratta di Shawkat Kamal Abed, 17 anni. Inoltre, sempre nelle scorse ore, scontri tra la polizia israeliana e cittadini palestinesi sono scoppiati anche a Gerusalemme, davanti alla moschea di Al-Aqsa. Ci sarebbero venti feriti, tra i palestinesi, secondo quanto riportano le prime ricostruzioni del servizio di emergenza della Mezzaluna Rossa, ma non sono ancora chiare le modalità con cui sia scoppiata la violenza. Secondo i palestinesi, la polizia israeliana sarebbe entrata nella moschea dopo la preghiera del mattino: alcuni video che iniziano a circolare online mostrano i fedeli lanciare pietre in risposta a gas lacrimogeni. La moschea di Al-Aqsa è uno dei riferimenti più importanti dell'Islam, ed è costruita sul Monte del Tempio, un luogo sacro anche per gli ebrei. Per anni, quindi, è stata teatro degli scontri tra israeliani e palestinesi. E in queste ultime settimane, con le tensioni che non fanno che aumentare, la moschea è tornata ad essere un luogo caldo.