Cosa sta succedendo all’acciaieria Azovstal, bombe nella notte: Kiev prepara l’evacuazione dei civili
Non si fermano gli attacchi russi su Mariupol ed in particolare sull'acciaieria Azovstal, ultimo bastione delle forze ucraine in città e dove si starebbero rifugiando ancora migliaia di civili e di combattenti. Secondo quanto ha riferito il capo del servizio stampa del Reggimento Azov citato dall'Ukrainska Pravda, nelle ultime ore almeno un combattente ucraino è rimasto ucciso nell'attacco aereo di ieri e un altro centinaio di soldati che venivano curati nell'ospedale allestito dentro il rifugio sotterraneo hanno riportato nuove ferite e commozioni cerebrali. "A seguito dei bombardamenti, una parte dell'edificio è crollata, così come la sala operatoria. Più di 500 feriti e medici sono rimasti bloccati. Il bombardamento russo ha preso di mira proprio l'ospedale da campo. I feriti non hanno potuto fare niente quando un incendio è scoppiato in seguito ai bombardamenti, non sappiamo come proteggere in tali condizioni coloro che hanno difeso l'Ucraina dall'inizio della guerra", si legge nel comunicato.
A conferma dei continui attacchi sulla città sono giunte anche nuove immagini satellitari scattate il 24 e il 27 aprile che documentano gli effetti degli attacchi russi che hanno danneggiato notevolmente una struttura centrale dell'acciaieria, enorme complesso di epoca sovietica dove civili e combattenti stanno resistendo nei sotterranei agli attacchi russi. Le foto pubblicate da Planet Labs PBC e analizzate da Associated Press dimostrerebbero come il fuoco di Mosca si stia intensificando sull'ultima zona controllata dagli ucraini nella città di Mariupol.
La situazione, dunque, resta critica. Oggi l’ufficio di presidenza ucraino ha fatto sapere che è stata pianificata "un’operazione" per le prossime ore per evacuare i civili dall’acciaieria Azovstal a Mariupol, nel sud-est del Paese, dopo i numerosi tentativi effettuati nei giorni scorsi. Poco fa il consigliere del presidente Zelensky, Mykhailo Podoliak, ha detto che Kiev è ancora aperta alla possibilità di colloqui con Mosca a Mariupol: "Sarebbe importante per noi liberare il nostro popolo — spiega —: non solo i civili ma anche i militari, che oggi sono simbolo dell’invincibilità dell’Ucraina". Proprio la città che affaccia sul mar d'Azov, da settimana bersaglio dell'offensiva russa, è stata definita "l'Aleppo d'Europa" dal segretario generale dell'ONU Guterres, che ha sottolineato che "Mariupol è stata rasa al suolo, con migliaia di civili uccisi. Faremo di tutto per porre fine a questa guerra il più presto possibile. E a tal fine continueremo ad aiutare l'Ucraina".