Ucraina, cosa sta succedendo a Odessa: esplosioni e missili sull’aeroporto, dalle 22 scatta il coprifuoco
Sale la tensione a Odessa, città portuale dell'Ucraina del Sud, affacciata sul Mar Nero e la quarta più popolosa del Paese dopo la capitale Kiev, Charkiv e Dnipro, dove ieri sono state segnalate una serie di esplosioni. Danneggiata anche la pista dell'aeroporto, come hanno annunciato le autorità locali e come ha confermato poco fa anche Mosca. Il Ministero della Difesa russo ha infatti precisato che nel raid, compiuto con un missile Onyx, sono stati colpiti una pista e un hangar che conteneva "armi dagli Usa e da paesi europei", si legge in una nota di Interfax.
Ma c'è preoccupazione anche in vista di domani, lunedì 2 maggio, anniversario della strage alla cosiddetta Casa dei Sindacati di Odessa del 2014 dopo le proteste di Euromaidan, quando i neonazisti bruciarono vivi 40 filorussi dentro la sede dei sindacati il cui palazzo è ancora in rovina. In totale i morti di quella giornata furono 42. Mosca accusò fin da allora l’Ucraina di voler mettere in campo una campagna terroristica contro le comunità russofone, servendosi anche di milizie nazionaliste mentre dal canto suo Kiev replicò sostenendo che la responsabilità dell’eccidio ricadeva sui manifestanti filorussi. Ma chi ha dato fuoco alla Camera dei sindacati non è stato identificato.
Per questo le autorità hanno deciso di far scattare il coprifuoco totale sulla città che durerà dalle 22 di stasera fino alle 5 della mattina del 3 per evitare nuovi scontri. Secondo la polizia ucraina, come ha twittato il Kyiv Independent, i russi avrebbero assoldato gang criminali per inscenare provocazioni e rivolte a Odessa il 2 maggio.