Cosa significa No Fly Zone e perché la Nato ha detto di no all’Ucraina
Da giorni il presidente Volodymyr Zelensky chiedeva all'Occidente di imporre un No Fly Zone (la traduzione italiana è "Zona di interdizione al volo") in Ucraina. Istituire una no fly zone significa imporre il divieto di sorvolarne lo spazio aereo. Tuttavia, già al vertice speciale della Nato a Bruxelles, i leader di Europa e Nord America hanno deciso di non percorrere questa strada. Che, di fatto, sarebbe entrare in guerra l'Occidente. "Abbiamo la responsabilità come alleati della Nato, di prevenire che questa guerra si estenda oltre l'Ucraina. Perché sarebbe ancora più pericoloso, più devastante e costerebbe ancora più sofferenza umana", ha spiegato il segretario generale dell'Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg. Anche una No Fly Zome limitata a spazi specifici, come i cieli sopra gli ospedali o le rotte dei corridoi umanitari, non sarebbe per ora un'opzione.
Cosa significa No Fly Zone e che vuol dire vietare il sorvolo di uno spazio aereo
Ma cosa significa questo? Istituire una No Fly Zone vuol dire vietare il sorvolo di un territorio. In altre parole, con la No Fly Zone un determinato spazio aereo viene interdetto. Dunque l'Ucraina chiede che la NATO istituisca una no fly zone sui cieli Ucraini, impedendo all'aviazione russa di entrare nel suo spazio aereo. Perché dichiarare una No Fly Zone sopra l'Ucraina vorrebbe dire entrare in guerra, per l'Occidente, e quindi una guerra mondiale? Perché una volta istituita questa No Fly Zone, andrebbe fatta rispettare. Cioè abbattere gli aerei russi che sorvolano i cieli ucraini inviando per tale scopo aerei Nato: "Non interveniamo in Ucraina né sul terreno né nello spazio aereo. Ovviamente l'unico modo per attuare una No Fly Zone è inviare aerei Nato e abbattere gli aerei russi. La nostra valutazione è che comprendiamo la disperazione ma crediamo che se lo facessimo finiremmo in qualcosa che potrebbe portare a un conflitto europeo che coinvolge molti più Stati e causerebbe molto più sofferenza".
Delle No Fly Zone sono state istituite in passato. Ad esempio in Libia, fino alla conclusione della missione Nato nel 2011, oppure durante la Guerra in Bosnia. Anche in alcune zone dell'Iraq, tra il 1992 e il 2003, venne istituita da Regno Unito e Stati Uniti.
I rischi della No fly zone e perchè la Nato l'ha negata
Anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha difeso la decisione presa "perché questo coinvolgerebbe direttamente la Nato nel conflitto, e scatenerebbe un conflitto almeno a livello continentale che avrebbe degli effetti devastanti su tutta l'Europa e questo non lo vogliamo".
Dopo l'attacco della Russia alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, la Nato si è riunita in un vertice speciale a Bruxelles e ha discusso di questa possibilità, fortemente invocata dall'Ucraina. Ma imporre una No Fly Zone vorrebbe dire passare da una strategia di tipo difensivo, come può essere appunto inviare armi alla resistenza ucraina, come fatto finora, a una di tipo offensivo. Perché chi impone la No Fly Zone, in questo caso la Nato, quindi, deve poi pattugliare i cieli interessati e incaricarsi di abbattere qualsiasi aereo nemico che non la rispetti. Allo stesso tempo, per evitare che i propri aerei vengano abbattuti da missili sparati da terra, sarebbe anche necessario distruggere tutte le minacce anti-aeree sul terreno.
Insomma, la Nato si troverebbe a distruggere l'artiglieria di Mosca, entrando definitivamente in guerra. Per il presidente ucraino Zelensky, però, questa non è una buona notizia. Non istituire una No Fly Zone, ha detto, è come dare il via libera alla Russia per "l'ulteriore bombardamento di città e villaggi ucraini".
Cosa vuol dire No fly zone limitata
Un gruppo di esperti di politica estera ha inviato all'amministrazione Usa di Biden una lettera, in cui si chiedeva di istituire almeno una "No Fly Zone Limitata", che non copra tutto lo spazio aereo quindi, ma solo corridoi umanitari e alcune zone prestabilite, come edifici residenziali, ospedali e complessi governativi, nonché centrali nucleari, cioè gli spazi che è fondamentale mettere in sicurezza.