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Guerra in Ucraina

Cosa si sono detti Zelensky e Xi Jinping nella prima telefonata ufficiale dall’inizio della guerra

Per la prima volta dall’inizio della guerra in Ucraina il presidente Zelensky ha avuto un colloquio telefonico con l’omologo cinese Xi Jinping. Pechino: “La Cina è sempre dalla parte della pace. La sua posizione è quella di facilitare i colloqui tra le due parti”.
A cura di Ida Artiaco
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Il presidente dell'Ucraina, Zelensky, ha avuto questa mattina un colloquio telefonico "lungo e significativo" con l'omologo cinese Xi Jinping. È la prima volta che i due leader hanno un confronto da quando è cominciata la guerra. La conferma è arrivata dal leader di Kiev con un messaggio pubblicato sul proprio profilo Twitter.

"Ho avuto una lunga e significativa telefonata con il presidente Xi Jinping. Credo che questa chiamata, così come la nomina dell'ambasciatore dell'Ucraina in Cina, darà un forte impulso allo sviluppo delle nostre relazioni bilaterali".

Da mesi si parlava di un possibile contatto tra Zelensky e Xi, in particolare dopo la visita di quest'ultimo a Mosca il mese scorso, nel corso della quale ha incontrato al Cremlino il presidente russo Vladimir Putin. Al vertice tra i due, erano seguiti appelli da parte della comunità internazionale affinché Pechino giocasse un ruolo decisivo nel processo di pace.

Come ha spiegato Hua Chunying, portavoce del Ministero degli esteri cinesi, a seguito della telefonata tra Zelensky e Xi, "la Cina è coerente e chiara nella sua disponibilità a sviluppare relazioni bilaterali con l'Ucraina. Le due parti devono portare avanti la tradizione del rispetto e della sincerità reciproche e il partenariato strategico Cina-Ucraina. Sulla crisi ucraina, la Cina è sempre dalla parte della pace. La sua posizione è quella di facilitare i colloqui per la pace".

La portavoce ha poi specificato che "la Cina non ha creato la crisi ucraina, né è parte della crisi. In qualità di membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e di grande paese responsabile, la Cina non se ne sta a guardare, né aggiunge benzina sul fuoco, tanto meno sfrutta la situazione per guadagni personali", aggiungendo infine che Pechino invierà "un rappresentante speciale del governo per gli affari eurasiatici in Ucraina e in altri Paesi per avere una comunicazione approfondita con tutte le parti sulla soluzione politica della crisi ucraina".

Dopo la telefonata con Xi, Zelensky ha nominato Pavel Ryabikin ambasciatore dell'Ucraina presso la Repubblica popolare cinese.

"Siamo contenti che Xi e Zelensky si siano parlati. È da tempo che chiediamo che la Cina ascolti la prospettiva ucraina". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza americana, John Kirby, in un briefing con la stampa. "Non possiamo sapere se questa telefonata portare a qualcosa. Sta all'Ucraina e Zelensky decidere se vogliono sedersi al tavolo dei negoziati per la pace", ha sottolineato.

La Russia ha accusato l'Ucraina di "sabotare le iniziative di pace" rifiutando il dialogo con Mosca. È il commento, diffuso da un comunicato del Ministero degli Esteri, che arriva a stretto giro dal colloquio tra i due leader. "Le autorità ucraine e i loro sostenitori occidentali hanno già dimostrato la loro capacità di sabotare le iniziative di pace" ha affermato il Ministero, che ha intanto "preso atto" della volontà di Pechino "di sforzarsi di mettere in campo un processo negoziale" tra Russia E Ucraina. Allo stesso tempo, Mosca accusa Kiev di "respingere ogni iniziativa sensata che miri a un regolamento politico e diplomatico della crisi".

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