Cosa si sono detti Putin e l’inviato del presidente cinese Xi oggi a Mosca
La Russia e la Cina sempre più vicine. Oggi il presidente Vladimir Putin ha incontrato a Mosca il capo della diplomazia del Partito comunista cinese, Wang Yi, a Mosca.
L'inviato di Xi, dopo aver avuto un colloquio con il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, e con il segretario del Consiglio di sicurezza Nikolai Patrushev, è stato impegnato in un faccia a faccia con il leader del Cremlino.
Durante l'incontro Putin ha detto che "le relazioni tra la Russia e la Cina non sono dirette contro Paesi terzi, ma non cedono nemmeno alle pressioni di questi ultimi" e che Pechino è pronta ad approfondire la fiducia politica reciproca e la cooperazione strategica con Mosca. "Le relazioni tra i nostri Paesi sono importanti per stabilizzare la situazione internazionale. Le relazioni russo-cinesi si stanno sviluppando come avevamo pianificato negli anni scorsi, tutto sta andando avanti e si sta sviluppando. Stiamo raggiungendo nuove pietre miliari", ha sottolineato lo zar.
La Russia e la Cina stanno "dimostrando coesione e l'intenzione di difendere gli interessi reciproci nel rispetto della legge internazionale e del ruolo centrale delle Nazioni Unite", aveva già detto Lavrov durante l’incontro con Wang Yi, secondo quanto riferisce la Tass.
Quest'ultimo, a sua volta, ha ribadito che Pechino rimane "impegnata a sviluppare le relazioni con la Russia nonostante la situazione instabile nel mondo", aggiungendo che si aspetta di "raggiungere nuovi accordi" con Mosca.
Il legame tra i due Paesi potrebbe diventare ancora più forte con la visita del presidente cinese Xi Jinping in Russia. Ieri il Wall Street Journal aveva rilanciato, citando fonti informate, che il cinese potrebbe visitare la Russia ad aprile o all'inizio di maggio ma non ci sono ad ora conferme ufficiali di Pechino.
Dopo l'incontro con il funzionario cinese, Putin ha preso parte al grande concerto-raduno intitolato "Gloria ai difensori della Patria!" organizzato dalle autorità russe in occasione del 23 febbraio e dell'anniversario dell'invasione dell'Ucraina, in programma oggi allo stadio Luzhniki di Mosca, dove nel 2018 si svolse la finale dei mondiali di calcio.
Nel suo breve discorso, durato circa 5 minuti, Putin ha iniziato ringraziando coloro che sono impegnati nella "battaglia sulle nostre frontiere storiche per il nostro popolo. Quando siamo uniti, non abbiamo eguali. Per l'unità del popolo russo", ha detto. E poi ancora: "Stanno combattendo eroicamente, coraggiosamente. Siamo orgogliosi di loro. L'intero paese deve sostenerli. Ciò significa che chiunque lo fa è anche un difensore della patria. Questo è ciò che aiuta i nostri combattenti a rimettersi in piedi".