Cosa sappiamo sui forni crematori che i russi avrebbero usato a Mariupol per “nascondere” i morti
I russi avrebbero cominciato a usare forni crematori mobili a Mariupol per nascondere le vittime della guerra. È questa una delle notizie che è rimbalzata da ieri sulla stampa internazionale dopo che alcuni giornalisti locali, in particolare del The Kyiv Indipendent, avevano riferito di una vera e propria catastrofe che si sta consumando nella città che si affaccia sul mar d'Azov e che è stata nelle ultime settimane tra i principali bersagli dell'offensiva di Mosca.
A lanciare l'indiscrezione sarebbero stati i servizi segreti ucraini. "Ci hanno detto che la Russia cerca di nascondere i propri delitti e per questo sta usando forni crematori mobili a Mariupol per bruciare i cadaveri delle nostre donne e bambini. Gli stessi forni crematori li sta usando anche per il proprio esercito. Li hanno portati dalla Crimea e li stanno usando anche per bruciare i propri soldati, di modo che non li vedano in Russia, immaginate se dovessero vedere migliaia di cadaveri che tornano in patria", ha spiegato la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk, intervistata da Sky Tg24.
Anche il sindaco, Vadym Boychenko, in collegamento video con una tavola rotonda sulle "Conseguenze politiche e legali dei crimini della Federazione Russa contro l'Ucraina", ha spiegato che "la Russia brucerebbe i cadaveri per nascondere le prove di atrocità paragonabili al massacro di Bucha. Secondo le sole stime preliminari, nel mese di occupazione a Mariupol sono morte cinquemila persone, di cui circa 210 bambini. I russi hanno trasformata la nostra città in un campo di sterminio. Questa non è più la nuova Cecenia o Aleppo. Questa è la nuova Auschwitz e Majdanek". A corredo delle dichiarazioni del primo cittadino, Nexta TV ha anche diffuso una foto dei forni crematori mobili, che però sarebbe estrapolata da un video del 2013.
La notizia è stata diffusa ieri pomeriggio anche dal canale Telegram del comune di Mariupol, citato dall'agenzia di stampa ucraina Unian. Testimoni oculari, si legge nella nota, hanno raccontato che l'esercito di Mosca ha reclutato "terroristi locali" e di Donetsk in forze speciali per raccogliere e bruciare i corpi, lasciando così il lavoro sporco ai "collaboratori. Ecco perché la Russia non ha fretta di dare il via libera alla missione turca e ad altre iniziative per salvare ed evacuare completamente Mariupol. Inoltre, i russi stanno cercando di identificare tutti i potenziali testimoni delle atrocità degli occupanti attraverso i campi di filtraggio ed eliminarli", ha sottolineato ancora il Consiglio comunale.
Una situazione orribile, che anche il consigliere di Zelensky e negoziatore ucraino, Podolyak, ha commentato sui social network: "Evoluzione della propaganda russa. Prima sono entrati per "liberare" gli ucraini dai nazisti. Ora dicono che la maggior parte degli ucraini sono nazisti e dovrebbero essere puniti. Crematori mobili, fosse comuni, omicidi etnici nel centro dell'Europa. Scusaci, signor Churchill, il mondo sta andando di nuovo a rotoli".
Poche ore fa anche il presidente Zelensky, in una intervista alla tv turca Haberturk, ha detto: "Penso che la Russia abbia paura del fatto che se inviamo con successo aiuti umanitari a Mariupol, il mondo intero vedrà cosa sta succedendo qui. Mosca non vuole che si veda nulla finché non prenderà il controllo della città e finché non avrà ripulito tutto. Mariupol è l'inferno in questo momento. In migliaia sono stati uccisi o feriti. Stanno cercando di nascondere la situazione. Ma non saranno in grado di coprire tutto. Non saranno in grado di seppellire o nascondere migliaia di persone. Il mondo ha visto la situazione reale".