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Conflitto Israelo-Palestinese

Cosa sappiamo e cosa non sappiamo della strage all’ospedale battista di Gaza

A due giorni dalla strage all’ospedale Al-Ahli Arabi Baptist di Gaza regna ancora l’incertezza su molti aspetti di quanto successo: ecco cosa sappiamo e cosa non sappiamo sulla strage, dal numero dei morti alle accuse da tra Hamas e Israele.
A cura di Ida Artiaco
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A due giorni dalla strage all'ospedale Al-Ahli Arabi Baptist Hospital di Gaza City, nel quartiere Zeitoun a sud della città, che secondo il ministero della Salute avrebbe fatto oltre 400 morti, ma che dai riscontri di fonti indipendenti sembra essere una cifra inverosimile, restano alcuni dubbi su cosa sia successo realmente in quello che è stato definito come un vero e proprio massacro, condannato dalla comunità internazionale.

Numerosi sono i video che sia Hamas che Israele stanno pubblicando nelle ultime ore su propri account ufficiali per ribadire la propria estraneità ai fatti, verificatisi il 17 ottobre, e dandosi letteralmente la colpa a vicenda, mentre le intelligence di tutto il mondo e le fonti indipendenti sono al lavoro per ricostruire la dinamica dei fatti. Tante sono ancora le domande a cui dare risposta: se davvero l'esplosione sia avvenuta a causa di un missile, quanti sono davvero i morti. Ecco, allora, cosa sappiamo e cosa no finora, provando a ricostruire l'intera vicenda.

L'annuncio della strage e lo scambio di accuse

Come sappiamo, il primo a rendere nota la strage dello scorso 17 ottobre all'ospedale battista di Gaza è stato il ministero della Sanità locale, che immediatamente ha parlato di raid israeliano, portando alle stelle la tensione in tutto il Medio Oriente.

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Israele dal canto suo si è difesa, affermando, poche ore dopo la strage, che "da un'analisi dei sistemi operativi dell'IDF, è stato effettuato un lancio di razzi nemici verso Israele, che passavano nelle vicinanze dell'ospedale, quando questo è stato colpito. La Jihad islamica è responsabile del lancio fallimentare del razzo che ha colpito l'ospedale". Quest'ultima ha a sua volta negato qualsiasi responsabilità.

Biden e Tajani: "Non è stato Israele"

Questa versione è stata confermata anche dal premier Netanyahu e appoggiata dal presidente degli Usa, Joe Biden, che in visita a Tel Aviv, ha dichiarato: "Quanto successo all'ospedale di Gaza è colpa di altri", citando a sostegno delle sue parole fonti del Pentagono. Ed anche il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha affermato che "sul bombardamento dell’ospedale a Gaza non emerge una responsabilità di Israele". Ma è davvero così?

L'ipotesi del guasto di un razzo

Il quotidiano inglese The Guardian ha riportato l'analisi dei video effettuata da alcune fonti open source. I video analizzati mostrano l’impatto sull’ospedale avvenuto alle 18:59 ora locale, con un enorme pennacchio arancione visibile nell’orizzonte scuro, che ha inghiottito l’edificio.

Un filmato in particolare, trasmesso da Al Jazeera e verificato dal Guardian, sembra mostrare un razzo che segue una traiettoria ascendente sopra Gaza e prende fuoco a mezz'aria. Pochi istanti dopo si vede un'esplosione nella zona dell'ospedale. Le prime notizie locali della strage sono arrivate tra le 19:00 e le 19:20.

Il luogo esatto dell'impatto dove è avvenuta l'esplosione mostra un cratere nel complesso dell'ospedale che gli esperti definiscono "abbastanza superficiale". Secondo Marc Garlasco, ex capo del Pentagono, "questo cratere non è compatibile con un attacco aereo, è più probabile che si tratti di un razzo che ha fallito e ha rilasciato il suo carico utile su una vasta area", ha spiegato al Guardian. Il quotidiano inglese ha riferito anche il parere di Justin Bronk, ricercatore senior per l'energia aerea e la tecnologia militare al RUSI di Londra, secondo cui "se questa è l’entità del danno, allora direi che un attacco aereo sembra meno probabile di un guasto di un razzo che provochi un’esplosione".

Quanti sono i morti

Anche la comunità OSINT (Open Source INTelligence) ha diffuso alcuni scatti del luogo in cui è avvenuta l’esplosione dove sono visibili diverse auto bruciate nel parcheggio dell'ospedale ma non si nota alcun cratere, tipico dell’impatto di un missile, ma al più un buco di medie dimensioni dove potrebbe essere avvenuto l’impatto.

Date le dimensione di questo "buco" sarebbe difficile anche da confermare il numero delle centinaia di vittime. "I danni sono limitati al parcheggio, e risulta difficile credere ai numeri forniti ieri notte dalle fonti pro-Hamas di 500/800 morti", si legge su X, già Twitter. Questo perché "a parte le macchine ammassate e bruciate per via del carburante, ci sono danni minimi tutto intorno". Da immagini aeree emerge come gli edifici circostanti siano per lo più rimasti intatti dopo l'esplosione e addirittura i pannelli solari sul tetto sono rimasti al loro posto.

L'ipotesi degli 007 americani

Gli 007 americani si sono spinti a indicare che "le prove iniziali raccolte dalla comunità dell'intelligence suggeriscono che l'attacco all'ospedale è stato originato da un razzo lanciato dal gruppo palestinese della Jihad islamica", ha detto una fonte alla CNN.

Tra le prove a sostegno di questa tesi, ci sarebbe un'analisi che suggerisce che a colpire l'ospedale sia stata un'esplosione al suolo piuttosto che un attacco aereo. Non c'era nessun cratere che suggerisse la presenza di una bomba, ma c'erano estesi danni da fuoco e detriti sparsi che sono coerenti con un'esplosione iniziata dal livello del suolo, secondo la fonte.

Questa analisi è uno dei dati che ha portato i funzionari dell’Intelligence a valutare che l'attacco all'ospedale sia stato causato dal lancio di un razzo andato storto. Tuttavia, questo è solo uno degli elementi esaminati dalla comunità dell’intelligence, ma sono probabilmente ancora troppo pochi.

Cosa resta dopo il raid sull'ospedale battista di Gaza (Nexta_tv).
Cosa resta dopo il raid sull'ospedale battista di Gaza (Nexta_tv).

L'audio falso di Hamas sulle schegge del missile

L'Idf, per sostenere la sua tesi, aveva diffuso un audio che riporterebbe una conversazione tra due combattenti di Hamas in cui si parlava di un lancio di razzi da un cimitero vicino all'ospedale. Secondo una traduzione della conversazione fornita dall'esercito israeliani, uno dei presunti agenti direbbe: "Stanno dicendo che le schegge del missile sono schegge locali e non come le schegge israeliane".

La CNN non ha potuto verificare l'autenticità delle registrazioni e secondo altre fonti addirittura l'audio sarebbe "falso". Sempre l’Idf martedì ha pubblicato una serie di immagini che dimostrerebbero che la distruzione dell’ospedale non avrebbe potuto essere il risultato di un attacco aereo, affermando che non c'erano segni visibili di crateri o danni significativi agli edifici che sarebbero risultati da un simile attacco.

Il video eliminato da Israele

Anche un video pubblicato martedì sera dall’account ufficiale dello Stato di Israele sulla piattaforma X è stato presentato come prova del fatto che l’ospedale è stato colpito dal lancio di razzi dai militanti islamici. Ma il timestamp sul video sembrava non corrispondere all'ora in cui è avvenuta l'esplosione e il tweet è stato successivamente modificato.

Contattato dalla CNN, il portavoce del ministero degli Esteri israeliano Lior Haiat ha spiegato: "Abbiamo ricevuto il video, pensavamo provenisse da una fonte ufficiale ma quando l'abbiamo contattata ha detto che lo aveva preso da qualche altra parte, quindi lo abbiamo tolto".

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