Cosa rischia Donald Trump dopo l’incriminazione per il caso Stormy Daniels e se può essere arrestato
Donald Trump può essere arrestato? È questa la domanda che sta facendo il giro del mondo dopo che l'ex presidente degli Stati Uniti è stato incriminato dal Grand Giurì di New York per il pagamento alla pornostar Stormy Daniels in cambio del silenzio di quest'ultima sulla loro relazione durante la campagna elettorale per le presidenziali del 2016. Secondo la Cnn, a carico di Trump ci sono 34 capi di accusa di frode aziendale.
È la prima volta che che un ex inquilino della Casa Bianca viene incriminato, senza considerare le possibili implicazioni per la campagna elettorale per le presidenziali 2024. Ma cosa succederà adesso e cosa rischia realmente il tycoon?
Trump potrebbe consegnarsi alle autorità martedì 4 aprile
Prima di tutto, Trump, 76 anni, che al momento si trova nella sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida, dovrebbe consegnarsi alle autorità la prossima settimana (si parla di martedì 4 aprile), per la formalizzazione delle accuse a suo carico, ha detto una fonte all'Associated Press, ma i dettagli dell'operazione sono ancora top secret. L'ex presidente dovrebbe presentarsi in tribunale accompagnato dai servizi segreti. I suoi legali hanno già fatto sapere che non opporrà resistenza.
In genere l’arresto delle persone incriminate nello stato di New York avviene nelle stazioni di polizia, ma nel suo caso è probabile che sia portato alla procura distrettuale di Manhattan e condotto al piano superiore, presso la "squadra detective". Potrebbe anche essergli concesso di entrare da una porta secondaria per evitare la passerella davanti ai media.
Impronte digitali e foto segnaletica
Verranno a quel punto prese le sue impronte digitali, verrà scattata la sua fotosegnaletica e gli verranno letti i suoi diritti (i Miranda rights). In genere chi viene incriminato può essere ammanettato ma non sembra essere questo il caso. I servizi segreti potrebbero negoziare con la procura il suo passaggio per una entrata secondaria oltre che l’assenza di manette. Ma si tratta di ipotesi, dal momento che questa è la prima volta nella storia americana che si verifica una situazione simile.
Poi probabilmente aspetterà in una stanza delle conferenze (non in cella) di essere condotto di fronte ad un giudice, che leggerà il contenuto dell’incriminazione dandogli la possibilità di dichiararsi colpevole o innocente.
Le procedure in tribunale dovrebbero durare una quindicina di minuti, dopodiché verrà rilasciato su cauzione in attesa del processo, i cui tempi potrebbero anche essere lunghi e slittare addirittura all'anno prossimo. Potrebbe essere di ritorno in Florida martedì stesso.
Cosa succede se non si consegna: l'ipotesi estradizione
Trump, che ribadisce di essere "completamente innocente", potrebbe però anche rifiutarsi di arrendersi alle autorità di New York, costringendole a chiedere l'estradizione dalla sua residenza in Florida. Il governatore, Ron DeSantis, potenziale rivale di Trump per la nomina alla corsa per le presidenziali 2024 da parte dei repubblicani, ha affermato che il suo stato "non assisterà in una richiesta di estradizione". Gli esperti legali hanno affermato che qualsiasi tentativo di combattere l'estradizione si tradurrebbe nella migliore delle ipotesi in un ritardo e Trump alla fine dovrebbe comunque presentarsi a New York per affrontare le accuse.
Il rischio di finire in prigione
È improbabile che Trump finisca in prigione. Rischia probabilmente una multa. Solo si provasse l’esistenza di reato più grave potrebbe rischiare fino a quattro anni di carcere, ma molti esperti ritengono improbabile in ogni caso (anche sulla base dell’assenza di precedenti penali) che l’ex presidente finisca per scontare una pena carceraria.
L'incriminazione e la corsa alle elezioni Usa 2024
La Costituzione degli Stati Uniti non prevede tra i requisiti per la presidenza l’assenza di precedenti penali e anche una condanna non lo escluderebbe dalla più alta carica della nazione. Quindi, tecnicamente Trump può – e indubbiamente lo farà – portare avanti la sua campagna per la Casa Bianca del 2024 nonostante le accuse penali.