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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Cosa prevede l’imminente offensiva di Israele su Gaza: “Piano in 3 fasi, così distruggeremo Hamas”

Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha illustrato il piano diviso in tre fasi con il quale “distruggere le organizzazioni terroristiche di Hamas e liberare gli ostaggi”: ecco come si svolgerà l’attacco su Gaza.
A cura di Ida Artiaco
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Distruggere le organizzazioni terroristiche di Hamas e liberare gli ostaggi. Sono questi gli obiettivi dell'offensiva che Israele è pronta a condurre probabilmente già dalle prossime ore a Gaza. È quanto ha spiegato ieri il ministro della Difesa, Yoav Gallant, intervenendo durante la commissione Affari esteri e Difesa della Knesset, come riferisce Al Jazeera, aggiungendo che il piano è diviso in tre fasi.

La prima fase, che è in corso, comporta la distruzione delle infrastrutture militari di Hamas con attacchi aerei e successivamente con una manovra di terra per "danneggiare le infrastrutture e distruggere l'Organizzazione terroristica". La seconda fase comprenderebbe operazioni di "minore intensità" e mirerebbe a "distruggere le sacche di resistenza, mentre la terza fase richiederà la creazione di una nuova realtà di sicurezza per i cittadini israeliani nella Striscia di Gaza e la rimozione della responsabilità di Israele per la vita a Gaza", ha detto il ministro, secondo una dichiarazione del suo ufficio.

Il piano è entrato in azione dopo l'attacco di Hamas a Israele dello scorso 7 ottobre. Da allora sono circa 200 gli ostaggi catturati (i primi due, una donna e la figlia americane, sono state rilasciate nelle scorse ore dopo 15 giorni) mentre Tel Aviv ha lanciato una devastante campagna di raid aerei su Gaza, uccidendo più di quattromila persone e distruggendo interi quartieri, secondo i funzionari palestinesi, e imponendo un "assedio completo" al territorio, tagliando le forniture di cibo, acqua e carburante.

Sulle tempistiche non si sa ancora molto, ma l'offensiva di terra potrebbe verificarsi già nelle prossime ore. Ciò che è certo è che Israele ha richiamato centinaia di riservisti militari e ha ammassato truppe intorno a Gaza. Le immagini satellitari, pubblicate dal New York Times, mostrano i soldati a circa 6,4 chilometri a nord del valico di Erez, il principale punto di ingresso sul confine settentrionale di Gaza, con centinaia di carri armati e veicoli blindati, in preparazione dell'offensiva di terra.

Giovedì, rivolgendosi al personale militare, Gallant aveva detto alle sue forze di "organizzarsi, essere pronti. Chi vede Gaza da lontano adesso, la vedrà anche dall’interno". A lui ha fatto eco il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che a un gruppo di soldati ha raccomandato di "combattere come leoni" e vincere "con tutta la forza".

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