Cosa prevede la fase finale dell’invasione russa in Ucraina
Dopo i negoziati tra le due delegazioni di Russia e Ucraina, Mosca ha annunciato unilateralmente una riduzione dell'attività militare e un ritiro parziale delle proprie truppe dalle regioni di Kiev e Chernihiv, nel nord del Paese. Poche ore dopo in effetti le forze armate russe hanno effettuato effettivamente uno spostamento, ma la manovra è stata accolta con molto scetticismo dal governo ucraino che vede nella mossa del Cremlino solo un ridispiegamento delle truppe di Mosca davanti alla resistenza ucraina. Per Kiev in pratica i russi non avrebbero fatto altro che cambiare strategia bellica spostando uomini e mezzi verso il sud del Paese, cioè nella zona del Donbass, preferendo concentrarsi su un solo obiettivo primario invece di avere più fronti su cui combattere. E proprio questa sembra la fase finale dell'invasione russa in Ucraina prima di arrivare a un accordo di pace.
Mosca: "Adesso l'obiettivo è il Donbass"
Del resto era stato lo stesso ministro della difesa russo Sergei Shoigu a dichiarare a inizio settimana che "Adesso l'obiettivo è il Donbass". "L'obiettivo di raggruppare le forze armate russe è quello di intensificare l'azione in aree prioritarie, prima di tutto, per completare l'operazione e liberare totalmente il Donbass" ha confermato ieri anche il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov, sostenendo che le truppe russe hanno raggiunto gli obiettivi fissati per Kiev e Chernihiv. In pratica quello fatto passare per un atto di pace appare più una strategia per massimizzare l'avanzamento nei territori ucraini e la relativa occupazione in vista di un cessate il fuoco definitivo e un accordo di pace.
Kiev: "Forze russe si preparano per nuove operazioni offensive"
Del fatto che la fase finale dell'invasione russa in Ucraina prevede un nuovo massiccio attacco a est e sud dopo una riorganizzazione ne è convinto anche il ministero della Difesa ucraino secondo il quale e forze russe si preparano per nuove operazioni offensive a stanno ancora cercando di prendere la città portuale meridionale assediata di Mariupol e le città di Popasna e Rubizhne a Luhansk Il portavoce ucraino Oleksandr Motuzyanyk ha osservato inoltre che si sono movimenti delle forze russe lontano dalle regioni di Kiev e Chernihiv, ma non si ritiene si tratti di un ritiro di massa. Del resto la Russia vorrà coprire qualsiasi stop all'offensiva di terra e mantenere vincolate le forze ucraine e dunque resta alta la capacità di bombardare le città a distanza anche nel nord del Paese.
Nato: "Ci saranno altre azioni militari e ancora più sofferenza"
Anche secondo la Nato, Mosca si sta solo preparando a una massiccia offensiva . "Secondo l'intelligence, Mosca non si sta ritirando dall'Ucraina ma anzi vuole rafforzare la sua operazione militare in Donbass e mantenere la sua pressione su Kiev" ha spiegato infatti il segretario Nato Jens Stoltenberg. "Ci possiamo dunque aspettare altre azioni militari e ancora più sofferenza", ha aggiunto. Secondo l'intelligence occidentale, la Russia sta approfittando di questa pausa per inviare mercenari, rifornimenti e nuovi battaglioni al sud dove le linee di rifornimento son più corte e protette alle spalle e si prepara a un nuova massiccia offensiva