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Guerra in Ucraina

Cosa può succedere se finisce la guerra in Ucraina: l’allarme del ministro della difesa estone

Secondo il ministro della Difesa estone Hanno Pevkur se i combattimenti tra Mosca e Kiev cesseranno i militari russi che attualmente occupano l’Ucraina non saranno più necessari, e “centinaia di migliaia di soldati” saranno disponibili per Putin da impiegare altrove. Ad esempio per provocare i Paesi del fianco orientale della NATO.
A cura di Davide Falcioni
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Quando a gennaio Donald Trump entrerà nello studio ovale della Casa Bianca i leader di tutto il mondo attenderanno con ansia le sue prime decisioni in merito alla politica estera statunitense: tra di loro, ci saranno anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e quella russo Vladimir Putin, ciascuno con aspettative molto diverse. Anzi, diametralmente opposte.

Nel corso della sua lunga campagna elettorale, infatti, Trump ha più volte ripetuto di poter far cessare la guerra tra Kiev e Mosca "in un giorno", mentre alcuni dei suoi più stretti collaboratori – a partire da Marco Rubio, futuro segretario di Stato – in passato hanno dichiarato di essere contrari a fornire nuove armi all'Ucraina. Questo potrebbe significare un congelamento del conflitto iniziato il 24 febbraio del 2022, ipotesi che tuttavia apre nuove prospettive e timori. E che rischia di innescare un effetto domino su altri stati membri della NATO.

Secondo il ministro della Difesa estone Hanno Pevkur, infatti, se i combattimenti cesseranno i militari russi che attualmente occupano l'Ucraina orientale non saranno più necessari, e "centinaia di migliaia di soldati" saranno disponibili per Putin da impiegare altrove. In un'intervista rilasciata a Newsweek a margine del vertice sulla difesa dell'IISS di Praga, Pevkur ha ipotizzato che le truppe di Mosca potrebbero oltrepassare i confini del suo Paese e di altri Stati confinanti sul fianco orientale della NATO.

"Un cessate il fuoco immediato – ha confermato William Freer, ricercatore esperto di sicurezza presso il think tank Council on Geostrateg – metterebbe la Russia in una posizione di forza. L'esercito potrebbe rafforzarsi e lanciare in futuro un nuovo assalto all'Ucraina, oppure minacciare altri Paesi dell'Alleanza Atlantica", in particolare quelli che più di tutti hanno supportato l'Ucraina. "I paesi lungo il fianco orientale della NATO sono stati alcuni dei più accaniti sostenitori di Kiev", ha detto Freer a Newsweek . "Una Russia non più coinvolta nel pantano di un conflitto ad alta intensità potrebbe essere tentata di concentrare gli sforzi sull'intimidazione dei membri del fianco orientale dell'Alleanza Atlantica e sulla loro destabilizzazione interna".

Un'ipotesi fatta circolare tra funzionari vicini a Trump citati dal Wall Street Journal potrebbe vedere l'Ucraina impegnarsi a non entrare nella NATO per almeno 20 anni, mentre Washington dovrebbe continuare ad immettere armi nel Paese per dissuadere la Russia dal lanciare nuovi attacchi. Il conflitto si congelerebbe, la Russia manterrebbe la presa su circa un quinto dell'Ucraina e un contingente europeo dovrebbe vigilare sul rispetto di un cessate il fuoco.

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