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Scontro USA - Iran

Cosa ha detto Trump nel suo discorso dopo l’attacco Iran-Usa

Il discorso del presidente americano Donald Trump a seguito dell’attacco nella notte scorsa alle basi Usa in Iraq da parte dell’Iran. “Finché sarò presidente l’Iran non avrà mai l’arma nucleare”, ha detto il presidente parlando alla nazione americana durante la conferenza stampa dalla Casa Bianca.
A cura di Susanna Picone
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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha parlato alla nazione dalla Casa Bianca dopo che, la notte scorsa, l’Iran ha lanciato un attacco missilistico colpendo le basi della coalizione internazionale, che ospitano soldati americani, in Iraq. Decine di cruise e di missili balistici a corto raggio sono partiti dal territorio iraniano e hanno raggiunto le basi di al-Asad ed Erbil. La tv iraniana ha parlato di almeno 80 morti, secondo il Pentagono ci sono state solo vittime iraniane. Si tratterebbe dell'inizio dell'operazione Soleimani Martire: la "feroce vendetta" in seguito all'uccisione del generale Qassem Soleimani. Il Presidente Donald Trump ha inizialmente commentato la vicenda con un tweet, poi l’annuncio del discorso alla nazione dalla Casa Bianca nel pomeriggio italiano. "Sono onorato di informarvi che non abbiamo avuto nessuna vittima, tutti i nostri soldati sono salvi e ci sono stati solo danni minimi, le nostre basi sono al sicuro e siamo preparati a qualsiasi possibilità", ha detto Trump in apertura del suo discorso affermando che fin quando sarà lui presidente l'Iran non avrà l'arma nucleare. "L'Iran sembra adesso essere in svantaggio, è un bene per tutto il mondo. Nessun americano è stato ucciso grazie alle precauzioni che avevamo preso", ha aggiunto il presidente, spiegando che "le sanzioni severe contro l'Iran resteranno finché non cambierà atteggiamento".

Ecco il testo integrale del discorso di Trump alla nazione:

"E' con gioia che vi annuncio che il popolo americano deve essere contento: nessun cittadino americano è stato ferito nell’attacco da parte del regime iraniano della scorsa notte. Non ci sono stati morti o feriti, tutto il personale americano è al sicuro e la base militare ha subito solo danni di lieve entità. Il grande esercito americano è sempre pronto a tutto. L’Iran sta tornando sui suoi passi, il che è una buona notizia per tutte le forze in campo e per il mondo più in generale. Nessuna vita americana o irachena è andata perduta grazie alle precauzioni prese, il dispiegamento delle forze, il sistema di allarme che ha funzionato molto bene insieme al grande coraggio dei nostri uomini e donne in uniforme.

Per troppo tempo, dal 1979, il mondo ha tollerato il comportamento distruttivo e destabilizzante dell’Iran in Medio Oriente. Quei giorni sono finiti. L’Iran è stato il principale sponsor del terrorismo e ha posto il mondo civilizzato sotto la minaccia atomica: non lasceremo che questo accada. Per questo la settimana scorsa abbiamo portato a termine un’azione che ha permesso di liberarci di un terrorista senza scrupoli che minacciava vite americane. Dal mio punto di vista abbiamo eliminato il più importante terrorista al mondo: Qassem Soleimani. In quanto capo delle unità Qats, Soleimani era direttamente responsabile per alcune tra le peggiori atrocità. Ha formato Square di terroristi, inclusi Hezbollah, ha condotto attacchi contro obiettivi civili; ha alimentato guerre civili nella regione; ha ferito e ucciso migliaia di cittadini americani; è responsabile dell’utilizzo di mine anticarro che hanno ucciso e fatto a pezzi migliaia di persone e del recente attacco contro il nostro personale in Iraq che ha gravemente ferito quattro persone e ucciso un cittadino americano. Ha orchestrato l’attacco all’ambasciata americana a Baghdad e stava pianificando altri attentati ma l’abbiamo fermato. Le mani di Soleimani sono sporche di sangue americano e iraniano. Ciò che abbiamo fatto andava fatto già tanto tempo fa. La sua rimozione ha mandato una messaggio a tutti i terroristi: se hai a cuore la tua vita non minacciare la vita dei nostri concittadini. Mentre valutiamo eventuali altre reazioni all’aggressione iraniana, abbiamo deciso di imporre nuove sanzioni economiche al regime iraniano. Queste sanzioni rimarranno finché l’Iran non cambierà il suo comportamento. Nei gli ultimi mesi l’Iran ha aggredito navi in acque internazionali, ha colpito senza motivo due raffinerie in Arabia Saudita e abbattuto due droni statunitensi.

Le ostilità iraniane sono aumentate dopo la sconsiderata firma sull’accordo sul nucleare nel 2013 per il quale l'Iran ha ricevuto 150 miliardi di dollari, 1.8 dei quali “cash” subito dopo la firma. Invece di ringraziare gli Stati Uniti hanno iniziato a giurarci vendetta in realtà ce l’hanno giurata il giorno stesso in cui l’accordo è stato firmato. L’Iran ha iniziato una vera e propria primavera del terrore finanziata dai soldi dell’accordo, creando l’inferno in Yemen, Siria, Libano, Afghanistan e Iraq. I missili lanciatici contro la scorsa notte sono stati finanziati con il denaro messo a disposizione dalla pretendete amministrazione (Obama). Il regime iraniano ha iniziato a serrare i ranghi anche dentro i propri confini nazionali uccidendo 1500 persone che protestavano contro la Ayatollah.

L’accordo sul nucleare finirà in ogni caso tra poco e questo consentirà all’Iran di proseguire lungo il cammino di dotarsi di un’arma atomica. L’Iran deve abbandonare qualsivoglia ambizione nucleare e terminare il proprio sostegno alle organizzazioni terroristiche. È arrivato il momento che il Regno Unito, la Germania, la Francia, la Russia e la Cina riconoscano ciò e che si tirino indietro dall’accordo. E noi dobbiamo lavorare tutti insieme per un accordo con l’Iran che renda il mondo un posto più sicuro. Un accordo che consenta all’Iran di progredire, crescere e sfruttare il suo potenziale inespresso. L’Iran può essere una grande nazione ma pace e stabilità nel Medio Oriente non potranno esistere finché l’Iran continuerà a fomentare la violenza. Il mondo civilizzato deve mandare un segnale al regime iraniano: la vostra campagna di terrore non può essere più tollerata, non sarà permesso di andare oltre. Chiederò alla NATO di essere più coinvolta nel processo di pacificazione del Medio Oriente. Negli ultimi 3 anni, sotto la mia guida, la nostra economia è diventata più forte e abbiamo raggiunto l’indipendenza energetica, questo obiettivo storico riscrive le nostre strategie. Era un obiettivo che tutti credevano impossibile e ora tutte le opzioni in Medio Oriente sono possibili perché siamo diventati il primo produttore al mondo di petrolio e gas naturale, siamo indipendenti e non abbiamo bisogno del petrolio mediorientale. L’impianto militare è stato completamente rinnovato sotto la mia guida al costo di 2.5 mila miliardi di dollari: l’esercito americano è più forte che mai. I nostri missili sono grandi, potenti, precisi e letali. In costruzione ci sono molti missili ipersonici ma il fatto che abbiamo questa grande capacità di armamenti non vuol dire che dobbiamo usarla. Non vogliamo usarla. La forza militare ed economica americana è il miglior deterrente. Tre mesi fa abbiamo completamente distrutto l’Isis e il suo Califfato, abbiamo ucciso il leader dell’Isis Al Baghdadi che si è reso responsabile della morte di migliaia di persone: cristiani, musulmani e tutti quelli che si contrapponevano alla sua avanzata. Era un mostro. Al Baghdadi voleva ricostruire il califfato dell’Isis ma ha fallito, decine di migliaia di combattenti dell’Isis sono stati arrestati o uccisi durante la mia amministrazione. L’Isis era un nemico naturale dell’Iran, la distruzione dell’Isis è stata importante anche per l’Iran e dovremmo lavorare assieme su questa e altra priorità. E infine ai leader e ai cittadini iraniani voglio dire: vogliamo che abbiate un futuro, un grande futuro, quello che vi meritate, che porti prosperità e pace in armonia con le altre nazioni del mondo. Gli Stati Uniti sono pronti a cercare la pace con tutti quelli che la vogliono. Vi ringrazio e dio benedica l’America.

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