Cosa ha detto Putin nel suo discorso alla nazione dopo la strage a Mosca
A poche ore dalla strage al Crocus City Hall, sala da concerti nella regione di Mosca, il presidente russo Vladimir Putin è intervenuto con un discorso alla Nazione in televisione. È stato "un sanguinoso attacco terroristico", ha detto Putin dopo l’attentato di venerdì sera. Il capo dello Stato ha definito l'attacco "sanguinoso e barbarico", evidenziando come le vittime siano state decine "di persone pacifiche e innocenti, nostri compatrioti, inclusi bambini, adolescenti e donne". I responsabili della strage al Crocus City Hall di Mosca hanno ucciso indiscriminatamente cittadini russi "come i nazisti", ha detto Putin.
E ha assicurato che i responsabili della strage verranno puniti. L’attacco è stato rivendicato dallo Stato islamico. "Tutti gli autori, gli organizzatori e coloro che hanno commissionato questo crimine riceveranno una meritata e inevitabile punizione, chiunque essi siano e indipendentemente dal fatto che siano stati inviati. Affrontano un destino poco invidiabile: la punizione e l'oblio".
"Tutti e quattro autori diretti dell'attacco terroristico, tutti coloro che hanno sparato e ucciso persone, sono stati arrestati – ha confermato il presidente russo alludendo a legame fra gli attentatori e l’Ucraina -. Cercavano di nascondersi e si dirigevano verso l'Ucraina, dove, secondo le prime indagini, era stato predisposto un varco dal lato ucraino per attraversare i confine".
Putin – riportano le agenzie russe – ha anche annunciato "ulteriori misure antiterrorismo e antisabotaggio a Mosca e nella regione" omonima. E ha detto che la Russia è sempre diventata più forte durante le prove difficili, e lo sarà anche adesso. "La Russia ha attraversato più di una volta prove molto difficili, a volte insopportabili, ma è diventata ancora più forte. Adesso sarà così". La giornata del 24 marzo sarà di lutto nazionale per la Russia.