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Guerra in Ucraina

Cosa ha detto Putin nel discorso alla nazione: “Ucraina è parte della storia russa, creata da Lenin”

“L’Ucraina è stata creata da Lenin, è stato il suo architetto. Non è un Paese confinante, è parte della nostra storia e della nostra cultura”: lo ha detto Vladimir Putin nel suo discorso alla nazione.
A cura di Annalisa Girardi
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"L'Ucraina non è un Paese confinante, è parte integrante della nostra storia e cultura". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, nel discorso che ha rivolto questa sera alla nazione, dopo l'annuncio a Francia e Germania di voler riconoscere l'indipendenza delle repubbliche separatiste del Donbass. In questa regione, ha detto Putin, la situazione è diventata "critica e acuta". Una volta terminato il suo discorso il presidente russo ha firmato in diretta tv il documento di riconoscimento dell'indipendenza del Donbass, alla presenza dei due leader delle repubbliche separatiste, Donetsk e Luhansk.

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"Oggi mi rivolgo a voi direttamente per non solo valutare cosa sta succedendo, ma anche per informarvi sulle decisioni che si stanno prendendo, su possibili ulteriori passi su questo tema", ha detto. Putin ha anche detto di essere pronto a mostrare al mondo intero cosa significhi liberare completamente il Paese. Per poi rivendicare: "L'Ucraina è stata creata da Lenin, è stato il suo architetto. Lenin aveva un interesse particolare anche per il Donbass". Putin ha sottolineato come l'Ucraina moderna sia stata "interamente creata dalla Russia comunista" e come sia stato un errore del leader bolscevico strappare il territorio dalla Russia.

Il presidente russo quindi ha proseguito: "L'Ucraina non ha mai avuto una tradizione coerente dell'essere una vera nazione: ha sempre seguito modelli provenienti dall'estero che non trovavano riscontro nelle loro radici, nella loro storia. Non hanno fatto altro che assecondare i voleri dell'Occidente". Kiev, secondo Putin, sarebbe governata da oligarchi che non vogliono riconoscere i legami del Paese con la Russia, anzi: cercano di separarla con sentimenti nazionalisti e neonazisti: "Questi oligarchi hanno sfruttato la frustrazione dei cittadini ucraini e hanno messo in atto un colpo di Stato. I fondi ricevuti dall'estero non sono finiti nelle tasche dei cittadini, ma in quelle degli oligarchi. I cittadini hanno sofferto sempre di più".

Putin ha quindi accusato gli oligarchi di "non fare altro che rubare", puntando il dito contro il governo ucraino. Nel Paese, secondo il presidente russo, ci sarebbero "terroristi sostenuti dalla comunità internazionale" e non ci sarebbe invece un sistema giudiziario indipendente e sarebbe direttamente l'ambasciata degli Stati Uniti a controllare alcuni giudici. "C'è una corruzione dilagante in tutti i settori", ha proseguito, affermando che i cittadini non vogliono continuare a vivere in questa "totale perdita di sovranità". L'Ucraina starebbe anche continuamente ricevendo armi dall'Occidente e, forte di questo sostegno, cercherebbe il conflitto con la Russia.

"Se l'Ucraina dovesse entrare in possesso di armi di distruzione di massa, la situazione del mondo cambierebbe in modo drammatico. Tutti quelli che in Occidente vogliono manipolare l'Ucraina potrebbero aiutarla a dotarsi di queste armi", ha proseguito, accusando Washington di minacciare la sicurezza russa. "Le truppe della Nato stanno prendendo parte a queste esercitazioni, almeno 10 sono in corso, ed i contingenti Nato in Ucraina potrebbero crescere rapidamente", ha aggiunto Putin, affermando che al tempo stesso l'Occidente provi a dipingere la Russia come il nemico."Gli americani dicono che non dobbiamo preoccuparci" per una possibile entrata dell'Ucraina nella Nato. E infine: "Gli Stati Uniti non hanno escluso l'allargamento, se rispetterà determinate condizioni. Quindi arriverà il momento dell'adesione e allora la Nato non sarà più un'alleanza difensiva. Siamo noi l'obiettivo dei missili".

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