Cosa ha detto Putin dopo la morte del capo del gruppo Wagner Prigozhin
"Un uomo di talento" ma "dal destino difficile, che nella vita ha commesso seri errori". Con queste parole, dopo aver aspettato circa un giorno intero dalla notizia dello schianto del jet in seguito al quale è morto il capo del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin, il presidente russo Vladimir Putin è intervenuto scrivendo la parola fine su quella che un tempo era una persona molto vicina a lui.
Putin non ha confermato in maniera ufficiale la presenza di Prigozhin sull’aereo precipitato (a bordo c’erano 10 persone compreso il comandante militare Dmitry Utkin, nessuno è sopravvissuto), ma si è limitato a dire che "i dati preliminari suggeriscono che a bordo c'erano uomini della Wagner".
I corpi degli occupanti dell'aereo sono carbonizzati, quello di Prigozhin sarebbe stato identificato in base a "prove circostanziali", in attesa di una conferma dal test del Dna. Tra queste prove, secondo il canale Telegram VChK-OGPU, vi è il fatto che a uno dei corpi – come appunto al leader della Wagner – manca una falange di un dito della mano. Sarebbe stato inoltre trovato anche il suo cellulare.
Il leader del Cremlino, parlando del capo del gruppo Wagner, ha detto che era rientrato solo il giorno prima dello schianto del jet dall'Africa e aveva avuto alcuni incontri con autorità a Mosca. Putin ha intanto promesso un'inchiesta su quanto accaduto che "andrà fino in fondo".
Quanto accaduto due giorni fa in Russia è ancora da chiarire: varie le ipotesi, dal missile alla bomba, mentre in tanti sospettano il coinvolgimento del presidente russo, che mai avrebbe "perdonato" Prigozhin dopo il tentato ammutinamento della Wagner di due mesi fa.
Secondo due dirigenti americani citati dalla Reuters, Washington sarebbe propensa a sposare la tesi di Grey Zone, canale Telegram vicino alla Wagner, secondo cui l'aereo è stato abbattuto da missili terra-aria provenienti dal territorio russo. "Noi non c'entriamo niente, tutti sanno chi è il responsabile", ha detto da parte sua Zelensky dall’Ucraina.
Il gruppo militare Wagner – che ormai non nutre alcun dubbio sulla morte del fondatore – ha intanto lanciato un appello ai suoi miliziani perché non facciano "nulla di stupido" e rimangano in attesa di istruzioni dai comandanti.