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Covid 19

Cosa dicono i dati americani sul vaccino ai bambini, dopo 7 milioni di somministrazioni

Dati confortanti arrivano dagli Stati Uniti, dove su 7.141.428 dosi di vaccino somministrate ai bambini tra i 5 e gli 11 anni sono state riscontrate solo 8 miocarditi.
A cura di Davide Falcioni
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I vaccini Covid ai bambini tra i 5 e gli 11 anni sono efficaci e sicuri. Dopo il pronunciamento dell'Ema e quello dell'Aifa delle scorse settimane ulteriori dati confortanti arrivano dagli Stati Uniti, dove su 7.141.428 dosi somministrate sono state riscontrate solo 8 miocarditi. I dati sulla sicurezza dei vaccini anti-Covid 19 nei bambini arriva dal meeting dell'Advisory Committee on Immunization Practices (Acip) dei CDC statunitensi. Come spiegato negli ultimi giorni da pediatri e virologi il vaccino ai bimbi comporta solo lievi effetti collaterali come febbre, mal di testa, nausea o vomito, che insorgono nella stragrande maggioranza dei casi il giorno stesso della vaccinazione e più spesso dopo la seconda dose. Meno di 1 bambino su 10 ha avuto fastidi tali da dover rinunciare alla scuola il giorno seguente e circa l'1% ha dovuto rivolgersi al proprio medico.

Il 97% delle segnalazioni riportate negli USA sono state definite lievi. Tra quelle più severe, il sistema di sorveglianza americano ha rilevato 8 casi di miocardite, l'effetto collaterale dei vaccini a mRNA che più ha attirato l'attenzione negli ultimi mesi. In tutti i casi si è trattato di forme non gravi: 5 si sono già risolti, 1 è in via di risoluzione, sugli altri due si è in attesa di maggiori informazioni. I CDC stanno ancora approfondendo altri 6 casi di sintomatologia potenzialmente compatibili con la miocardite. Dal resoconto non emergono effetti collaterali diversi rispetto a quelli che erano stati riscontrati nelle sperimentazioni cliniche. Il rapporto ha riportato anche il caso di due morti  successive alla vaccinazione, ma il nesso causale con il vaccino non è stato provato. Si trattava di due bambine di 5 e 6 con "storia medica complessa", spiega il dossier, entrambe affette da paralisi cerebrale spastica complicata da ulteriori patologie.

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