Cosa ci dicono i video sull’attentato a Kirillov a Mosca: monopattino quasi intatto ma danni all’edificio
Due uomini che escono da un moderno condominio nel sud-est di Mosca, fanno pochi passi prima di un'esplosione che li investe in pieno. Sono queste le principali immagini dell'attentato mortale al tenente generale russo Igor Kirillov e al suo assistente avvenuto martedì mattina. Fonti ucraine hanno rivendicato l'attentato parlando di obiettivo legittimo ma cosa ci dicono i video e le foto dell'attacco al comandante delle truppe di difesa nucleare, chimica e biologica delle Forze armate russe?
Fonti russe affermano che l'ordigno che ha ucciso Kirillov era piazzato in un monopattino elettrico, lo stesso monopattino che si intravede nel video appoggiato al muro di fianco al portone di ingresso del palazzo. Lo stesso monopattino però appare nelle foto scattate dopo l'attacco quasi intatto nella parte inferiore ma con l'assenza del manubrio.
Una particolarità che, secondo alcuni analisti, suggerisce che l'esplosione sia stata causata da un ordigno esplosivo improvvisato (IED) e non da una bomba convenzionale. Si tratta di ordigni con componenti facilmente reperibili, come chiodi o vetro. "L'effetto sembrerebbe essere più una frammentazione che un'esplosione" hanno spiegato infatti gli esperti dell'organizzazione Janes a BBc. Stessa conclusione a cui sono arrivati altri esperti parlando però di esplosivo di livello militare e di preparazione sofisticata.
Inizialmente i media statali russi avevano affermato che la bomba aveva utilizzato circa 300 grammi di materiale esplosivo, per poi rivedere la cifra a 1 kg. Dai video e dalle immagini si vedono i danni alla facciata dell'edificio, tra cui un buco nel muro dove era appoggiato il monopattino e mattoni sparsi in giro oltre a danni a porte e finestre. Almeno altri 10 appartamenti nella stessa strada sono stati colpiti dall'esplosione, secondo i media locali.
Tutti sono concordi nel ritenere l'ordigno radiocomandato a distanza da un telefono o da un telecomando. Questo presuppone anche una notevole preparazione e presenza sul posto per la sorveglianza dell'obiettivo previsto prima dell'attacco.