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Guerra in Ucraina

Cosa chiede il Consiglio europeo a Putin per provare a risolvere la crisi del grano

Il Consiglio europeo chiede a Putin di intervenire per provare a risolvere la crisi del grano e scongiurare così una carestia globale, che potrebbe colpire per lo più l’Africa.
A cura di Giacomo Andreoli
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Nel Consiglio europeo straordinario di ieri e oggi a Bruxelles si è discusso della crisi alimentare scatenata dalla guerra in Ucraina e dal blocco dei porti, con 25 milioni di tonnellate di cereali e semi di girasole fermi nei silos. Nelle conclusioni del vertice i leader del Vecchio Continente chiedono alla Russia di mettere fine agli attacchi a tutte le infrastrutture di trasporto in Ucraina. Non solo: a Putin viene chiesto di revocare subito il blocco dei porti nel Mar Nero (Mariupol, Kherson, Mykolaïv e Odessa) e permettere così le esportazioni di cibo. Si invitano poi tutti gli Stati membri europei ad accelerare il lavoro per la creazione dei corridoi di solidarietà.

In maniera ufficiosa, intanto, si ragiona su l'impiego di navi militari europee per favorire il trasporto del grano, ma anche, come sottolineato da Draghi in conferenza stampa, di organizzare trasporti eccezionali via terra, tramite le ferrovie e il passaggio nei Paesi dell'Est Europa (a partire dalla Polonia, ma anche la Romania e la Bulgaria). La Russia finora ha espresso il suo sostegno a parole, ma tutto dipenderà innanzitutto dalle operazioni di sminamento dei porti, con Mosca e Kiev che si accusano reciprocamente di aver messo le bombe, mentre non è ancora chiaro chi si dovrà occupare della loro rimozione. Sembra fallita, invece, la proposta di Draghi del “controllo delle rotte” delle navi cargo che partono dal porto di Odessa. Il tentativo è fallito per la richiesta russa di “conoscere in anticipo i porti di destinazione” e anche di “stabilire chi e che cosa può partire e quando”. Tutte condizioni che Zelensky non ha accettato e che difficilmente potrà accettare anche in futuro.

Intanto è intervenuto al Consiglio europeo anche il presidente dell'Unione Africana Macky Sall. Quest'ultimo telefonerà direttamente a Putin per esprimergli la sua preoccupazione sulla crisi alimentare in corso, sottolineando che l'Africa condivide le stesse posizioni dell'Ue sulle responsabilità della Russia, e non delle sanzioni, per la crisi attuale.

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