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Cortei anti-razzisti nel Regno Unito bloccano le violenze dei manifestanti di estrema destra

Nel Regno Unito decine di manifestazioni hanno bloccato le proteste anti-immigrazione dell’estrema destra, evitando nuovi disordini e violenze. In piazza slogan come “Stop all’estrema destra” e “I rifugiati sono i benvenuti”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Nono solo proteste anti-immigrazione nel Regno Unito. Alle violenze e agli atti di vandalismo degli estremisti di di destra, che nei giorni scorsi hanno causato disordini nelle strade di tante città inglesi, hanno risposto i cittadini con una grande mobilitazione.

Ieri la polizia aveva previsto altre manifestazioni dell'estrema in decine di località del Regno Unito, ma alla fine non si sono verificate, grazie ai manifestanti pacifici contro il razzismo che si sono presentati in massa. La polizia si era preparata a un'altra notte di violenza in 100 località, dopo una settimana di tumulti alimentati dalla disinformazione e dalle fake news sull'attacco a Southport, in cui sono state uccise 3 bambine, in una scuola di danza il 29 luglio scorso. Le proteste violente erano partite infatti dalla diffusione di una falsa notizia sull'identità dell'attentatore, indicato come un immigrato musulmano appena sbarcato nel Regno Unito. In realtà l'omicida, Axel Muganwa Rudakubana, è nato nell’agosto del 2006 a Cardiff, nel Galles, da genitori provenienti dal Ruanda. Ma la fake news sulla sua identità è stata un pretesto per scatenare l'odio razziale, e per assaltare letteralmente moschee e centri che ospitano migranti.

Stand up to Racism e altri gruppi contro il razzismo avevano pianificato contro-proteste in risposta, ma nella maggior parte dei luoghi i militanti di estrema destra non si sono presentati. A Londra, Bristol, Oxford, Liverpool e Birmingham, grandi folle pacifiche si sono radunate fuori dalle agenzie e dagli studi legali specializzati in immigrazione che erano stati indicati nelle chat online come possibili obiettivi delle proteste di estrema destra.

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Al grido di "fermiamo l'estrema destra", migliaia di persone ieri sera si sono riversate in strada in molte città britanniche per opporsi alle rivolte. La risposta all'omicidio delle tre bambine è stata una spontanea mobilitazione delle forze xenofobe e anti immigrazione, soprattutto islamofobe, in tutto il Paese. Ieri erano state convocate nuove manifestazioni, e il premier Keir Starmer aveva mobilitato migliaia di agenti di polizia, ma le contromanifestazioni hanno impedito di fatto che ci fossero nuovi disordini e violenze, che i rivoltosi avevano promesso di indirizzare ancora una volta verso moschee e centri di accoglienza dei migranti.

Nel Nord-Est di Londra, dove era prevista una manifestazione di estrema destra a Walthamstow, diverse migliaia di residenti e attivisti dell'associazione Stand Up To Racism hanno mostrato cartelli con le scritte "Stop all'estrema destra" e "I rifugiati sono i benvenuti".

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La polizia di Londra ha ringraziato le comunità "per essersi riunite nella capitale e aver mostrato spirito comunitario". Anche a Birmingham centinaia di persone si sono radunate davanti a un centro di assistenza per migranti preso di mira dalle proteste anti-immigrazione. Gli slogan dei contro-manifestanti erano "Diciamolo forte e chiaro, qui i rifugiati sono i benvenuti" e "Il fascismo non è il benvenuto". A Brighton, secondo la polizia, 2.000 persone hanno preso parte a una manifestazione pacifica. Altre contromanifestazioni si sono svolte a Bristol, Liverpool (vicino alla sede di un'associazione di aiuto ai richiedenti asilo), Sheffield, Newcastle e Oxford (centro), e si sono concluse pacificamente.

Poche le tensioni che sono comunque esplose a Aldershot dove l'agenzia PA riferisce che la polizia è dovuta intervenire tra attivisti antirazzisti e un gruppo di persone che gridavano "Fermate le barche", in riferimento ai migranti in arrivo.

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