Coronavirus, seconda ondata in Spagna: da oggi a Madrid nuove restrizioni per 850.000 persone
La Spagna è tra i Paesi europei in cui il Coronavirus ha ripreso maggiormente a colpire e dove, secondo l’Oms, sono stati superati i 14.000 casi di contagio al giorno. Il Paese sta affrontando una seconda ondata di diffusione del virus dopo quella della scorsa primavera e a partire da oggi si torna a un parziale lockdown nella regione di Madrid: circa 858.000 abitanti per i prossimi 14 giorni saranno nuovamente sottoposti a isolamento domiciliare. Sarà possibile uscire di casa soltanto per andare a lavoro, dal medico, in farmacia, per comprare generi di prima necessità e per andare a scuola. Il confinamento, parziale, riguarda principalmente i quartieri e i comuni a sud di Madrid dove, dopo un giugno tranquillo, a luglio c'è stato un primo aumento dei casi per poi arrivare a una impennata di casa ad agosto e settembre.
La regione di Madrid epicentro della pandemia in Spagna
Tra le altre misure sono stati chiusi i parchi mentre negozi, bar e ristoranti dovranno limitare al 50 percento la capacità. Vietate anche le riunioni con più di sei persone. La decisione è stata annunciata qualche giorno fa dalla governatrice Isabel Diaz Ayuso dopo un incremento dei casi nella regione di Madrid, divenuta l’epicentro della pandemia da Coronavirus in Spagna. La governatrice ha comunque parlato di “limitazioni alla mobilità” evitando di usare l’espressione lockdown. Le aree selezionate sono quelle che hanno fatto registrare un'incidenza maggiore di 1.000 casi per 100.000 abitanti in modo continuativo negli ultimi 14 giorni. Buona parte dei quartieri interessati della restrizioni presenterebbero un'alta concentrazione di residenti con un reddito inferiore alla media nazionale e un'alta densità abitativa.
Centinaia in piazza per protestare per le nuove misure
In Spagna non mancano le proteste per le nuove misure: a Madrid centinaia di persone sono scese in piazza e hanno manifestato davanti al Parlamento regionale. Nelle immagini che arrivano dalla manifestazione, tutti sembrano indossare la mascherina e molti sventolano cartelli con la scritta "basta" e altri slogan. Le nuove misure vengono definite "inefficaci e discriminatorie". I manifestanti hanno anche accusato il governo di non aver fatto abbastanza per contenere la pandemia. Chiesti poi maggiori investimenti nei settori del trasporto pubblico e della sanità.
Coronavirus Spagna: dall'inizio della pandemia oltre 640.000 contagi
Ad oggi i casi di contagio in Spagna confermati secondo l'Organizzazione mondiale della sanità sono oltre 640.000, il dato più elevato d'Europa. La pandemia ha inoltre ucciso almeno 30.000 persone nel Paese. Nella capitale il tasso di trasmissione è più del doppio della media nazionale. Fonti del governo raccolte da "El Mundo" assicurano che l’esecutivo è disponibile a fornire tutti i mezzi necessari per controllare le zone più colpite della regione in quanto "consapevole delle specificità" di una comunità come Madrid. Il premier spagnolo secondo le fonti "darà pieno appoggio" alle misure annunciate da Ayuso.