L’Oms mette in guardia i Paesi Africani dal Covid-19: “Preparatevi al peggio”
Fino a questo momento il continente africano pare sia stato in parte risparmiato dalla violenta pandemia di coronavirus che sta flagellando l'Europa e l'Asia ma le cose potrebbero presto cambiare con risultati estremamente drammatici. A mettere in guardia i Paesi africani è stata la stessa Organizzazione mondale della sanità avvertendo i governi locali di prepararsi al peggio nelle prossime settimane. “Il miglior consiglio da dare all’Africa è quello di prepararsi al peggio e prepararsi sin da oggi, Il mio continente deve svegliarsi, abbiamo visto cosa è successo negli altri Paesi e continenti” ha dichiarato infatti nelle scorse ore il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, l’etiope Tedros Adhanom Ghebreyesus, invitando a cancellare immediatamente assembramenti di massa.
Secondo molti esperti, infatti, il contagio da Covid-19 è destinato a crescere anche in Africa e a ritmi sicuramente serrati dopo i primi inevitabili focolai epidemici. Il Centro africano per il controllo e la prevenzione della malattia ha spiegato di essere al lavoro con tutti i Paesi membri dell’Unione Africana per verificare lo sviluppo della pandemia ma al momento, tranne poche eccezioni, i governi locali pare abbiano fatto molto poco per scongiurare la diffusione del nuovo coronavirus nonostante i richiami e le notizie drammatiche che arrivano dalla Cina e dai Paesi occidentali.
Si va in ordine sparso e solo in alcune nazioni fino ad ora sono state applicate misure leggermente più severe. Se sono in tanti quelli che hanno vietato l’ingresso sul proprio territorio nazionale alle persone provenienti da Paesi contagiati, al contrario solo quindici quelli che hanno deciso di chiudere le scuole. In molti paesi cancellati o vietati raduni e celebrazioni religiose così' come le manifestazioni culturali e gli eventi sportivi. Il problema secondo molti esperti però è controllare effettivamente le disposizioni anticontagio visto che in molti aree dei paesi africani è impossibile rispettare la distanza di sicurezza senza contare le condizioni igienico-sanitarie di alcune baraccopoli. No solo, in molti casi le misure anticontagio rischiano di provocare conseguenze ancora più dure per la popolazione locale che spesso deve spostarsi per poter accedere a cibo e beni di prima necessità e cure mediche.