Coronavirus, l’obiettivo dell’Europa: “Raggiungeremo l’immunità di gregge entro il 14 luglio”
14 luglio 2021: è questa la data indicata dall'Unione europea entro la quale raggiungere l'obiettivo dell'immunità di gregge e sconfiggere una volta per tutte la pandemia di Covid-19. Il commissario europeo per il mercato interno, incaricato per la campagna di vaccinazione, Thierry Breton, ha infatti precisato intervenendo al Tg dell'emittente francese TF1 che "oggi abbiamo chiaramente la capacità di consegnare 300-350 milioni di dosi per la fine di giugno. Abbiamo la possibilità di arrivare all'immunità di gregge per il continente per il 14 luglio", giorno simbolico, di festa nazionale in Francia. Il tutto dando "priorità ai vaccini fabbricati sul territorio europeo", dal momento che siamo "il continente che produce più vaccini" e il ritardo rispetto a Usa e Gran Bretagna, è "di sole tre settimane". Per Breton, infatti, Bruxelles non ha bisogno del vaccino russo Sputnik contro il Coronavirus, di cui molto si sta discutendo in questi giorni. "I russi – ha aggiunto – hanno grandi difficoltà a produrlo e noi li aiuteremo nel secondo semestre se ne avranno bisogno".
Il Vecchio Continente, Italia inclusa, potrebbero dunque uscire dall'emergenza nei prossimi mesi. Anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, si è detto "ottimista" e si augura meno restrizioni entro l'estate, ma "questo è ancora un momento difficile", anche se nel nostro Paese è ancora emergenza dosi di vaccino. Dopo lo stop di 4 giorni alle vaccinazioni con AstraZeneca, che era stato sospeso in 13 paesi Ue in via cautelativa, è di poco più di 200mila al giorno la media massima delle vaccinazioni per la prossima settimana in Italia, ma la capacità di inoculazione è già il doppio delle fiale. In attesa dell'arrivo siero di Johnson&Johnson e di raggiungere l'obiettivo di 500mila vaccinazioni al giorno, si tenta la risalita con l'arrivo di oltre 333mila dosi di Moderna e i nuovi stock di Pfizer previsti, mentre mercoledì ne arriveranno altre 279mila da AstraZeneca.