Pasta gratinata, gamberetti saltati in padella e stufato di carne. È il menù servito ai passeggeri isolati a causa del coronavirus Covid-19 a bordo della Diamond Princess, la nave da crociera ferma da mercoledì scorso al porto di Yokohama, in Giappone. Il cibo è una delle poche consolazioni per i 2.666 ospiti, tra cui 35 italiani, costretti a rimanere confinati nella propria cabina. Oltre a mangiare, per cercare di ingannare il tempo non resta che fare una partita a qualche gioco da tavolo, guardare un film in televisione o navigare in internet, magari postando sui social network quanto sta accadendo sulla Diamond Princess. Aun Na Tan, un’australiana di origini asiatiche, in viaggio con il marito e i due figli, ha iniziato un diario sulla sua pagina Facebook raccontando come la sua famiglia sta affrontando l’emergenza sanitaria. E così possiamo sapere che il loro umore è alto e la donna trova il tempo per mantenersi in forma seguendo i passi di zumba di un’animatrice virtuale in Tv.
Per i passeggeri della Diamond Princess solo 1 ora e mezza di aria al giorno
Altri ospiti sulla Diamond Princess, come l’inglese David Abel, trasmettono in diretta dei veri e propri resoconti di come sia vivere in quarantena a bordo di una nave da crociera.
Ai passeggeri è permesso sgranchirsi sul ponte solo in piccoli gruppi e per un massimo di 90 minuti. Un’ora e mezza nella quale c’è chi ne approfitta per giocare con i più piccoli e rendere meno gravosa la situazione.
Gennaro Arma, è italiano il comandante della Diamond Princess
Si chiama Gennaro Arma e viene dalla penisola sorrentina. È il comandante della Diamond Princess, la nave posta in quarantena dalle autorità giapponesi nel porto di Yokohama a causa del contagio da coronavirus. “Siamo tutti un po’ in ansia, ma sereni – ha dichiarato all'Ansa Marianna, moglie di Arma – mi sento regolarmente con mio marito”. Gentile, ma ferma nel tutelare la propria privacy, la donna vive in un comune della penisola sorrentina. “Ci sentiamo qualche volta in più, certo – ha proseguito – ma credo sia normale”. A bordo della Diamond Princess, ci sono 35 italiani, di cui 25 membri dell'equipaggio. Nessun nostro connazionale, secondo fonti nipponiche, avrebbe contratto il virus.
Il personale della Diamond Princess, nonostante la diffusione del virus, sta cercando come può di alleviare la tensione dei passeggeri sulla nave. Sono a completa disposizione degli ospiti a cui vengono serviti tre pasti al giorno. E sono molti i messaggi di ringraziamento a camerieri, cuochi ed equipaggio della nave da crociera in questo momento difficile.
Si aggrava il bilancio dei contagiati sulla Diamond Princess: 174 casi in pochi giorni
I casi di contagio sulla Diamond Princess, intanto, aumentano di giorno in giorno: l’ultimo bollettino parla di 174 persone che hanno contratto il coronavirus Covid-19. Mentre il numero di contagiati sale, il ministero della Salute giapponese continua a fare test su chiunque, passeggero o membro dell’equipaggio, mostri i sintomi della malattia. Di fronte al peggioramento della situazione, alcuni marinai indiani sulla Diamond hanno lanciato un appello per essere sbarcati urgentemente. “Presto ci infetteremo tutti”, è il loro appello alle autorità giapponesi. “Siamo spaventati”, ha detto uno di loro, Binay Kumar Sarkar, parlando in hindi e chiedendo di poter lasciare la nave prima di essere contagiati. I test – ha detto al Business Insider – vengono fatti solo alle persone con oltre 37,5 gradi di febbre: “Andrebbero fatti a tutti, consentendo lo sbarco a coloro che risultano negativi”.
Princess Cruises: “I passeggeri riceveranno il rimborso completo”
Rai Caluori, vicepresidente esecutivo della compagnia marittima Princess Cruises del gruppo Carnival, a cui appartiene la Diamond, ha realizzato un video con gli ultimi aggiornamenti sulle condizione a bordo della nave da crociera, bloccata dal 5 febbraio al porto di Yokohama. Caluori ha prima ricordato tutte le risorse mobilitate durante la quarantena di passeggeri ed equipaggio. “Dobbiamo riconoscere che questa insolita situazione sta procurando un incredibile stress per i nostri ospiti e per l’equipaggio”. “Rimanere isolati per 14 giorni è qualcosa che non vorremmo augurare a nessuno”, ha sottolineato Caluori ricordando come il presidente della compagnia si trovi in Giappone per coordinare con le autorità locali l’emergenza sanitaria sulla nave da crociera. “Stiamo facendo del nostro meglio – ha assicurato il manager – per risolvere questa situazione”. “Abbiamo dovuto riorganizzare tutta la vita all’interno della nave: i pasti, le bevande e ogni servizio ai passeggeri ha dovuto subire un cambiamento”. Vogliamo garantire il miglior confort ai nostri ospiti – ha continuato Caluori – e per questo stiamo servendo da mangiare tre volte al giorno. Abbiamo provveduto ad ampliare la connettività internet per permettere a tutti di comunicare con i propri cari, un aspetto veramente importante. Ci sono inoltre video e film extra per passare il tempo in cabina. E per finire stiamo offrendo anche un aiuto psicologico per le persone che stiano soffrendo un particolare stress”.
La compagnia di navigazione ha fatto sapere che provvederà al rimborso totale per tutti i passeggeri. “A causa delle circostanze straordinarie a bordo della Diamond Princess – ha scritto Princess Cruises sul proprio account Twitter – rimborseremo l'intera tariffa della crociera per tutti gli ospiti, inclusi viaggi aerei, hotel, trasporti via terra, escursioni a terra prepagate, mance e altri articoli”.
Per gli ospiti e l’equipaggio della Diamond Princess è previsto l’isolamento per 14 giorni. Circa 3.700 persone dovranno rimanere sulla nave fino al 19 febbraio, a meno che non ci siano ulteriori e gravi sviluppi che costringano a prolungare la quarantena. In questo momento, la Diamond Princess ha il maggior numero di infezioni da coronavirus al di fuori della Cina. Alcuni passeggeri avevano sviluppato i sintomi del morbo dopo lo sbarco di un contagiato a Hong Kong il 25 gennaio scorso. Intanto il virus Covid-19 continua a diffondersi in tutto il mondo: sono più di 40.000 le persone contagiate e 1.113 i morti.