Coronavirus, la passeggera a bordo della Diamond Princess: “Ecco come viviamo qui in quarantena”
“Ecco questa è la nostra cabina, ci hanno portato delle salviettine disinfettanti. Ci portano acqua e tanto cibo. Facciamo il bucato in camera mentre là fuori ci sono decine di ambulanze che aspettano: a bordo ci sono altre [66] persone positive al Coronavirus”. Questo il racconto di una passeggera a bordo della Diamond Princess, la nave da crociera in quarantena dal 4 febbraio scorso nel porto di Yokohama, in Giappone: tra le sessantasei ultime persone infette (45 giapponesi, 11 americani, 4 australiani, tre filippini, un canadese e un ucraino) non c’è nessuno italiano dei 35 a bordo, 10 passeggeri e 25 membri dell'equipaggio, ha reso noto la Princess Cruise Lines in un comunicato. In totale a bordo della Diamond Princess ci sono 136 contagiati.
Intanto un'italiana a bordo della nave ha descritto la situazione attuale sul proprio profilo Faacebook: “Ogni anima su questa nave è provvista di un termometro personale da usare e auto testarsi ogni 4 ore informando subito l'equipe medica, nel caso in cui la temperatura corporea superi i 37,5 gradi”, scrive la donna, che usa lo pseudonimo di Allegra Viandante. Inoltre, continua, “si continua incessantemente a testare le persone, ad oggi altri 336 campioni sono stati prelevati” sulle 3.700 persone a bordo. Il racconto dell'italiana continua così: “La nave continua a ricevere ininterrottamente forniture di ogni tipo tra: cibo sicuro, medicinali per uso personale, salviette disinfettanti e maschere da cambiare almeno 2 volte al giorno. Ambulanze, vigili del fuoco, polizia e militari sempre presenti e pronti per ogni evenienza”.
Nella fatale sfortuna, mi sento davvero molto fortunata e mi auguro che il peggio sia passato e che il “picco” all’interno di questa nostra realtà sia stato raggiunto per andare a scemare piano piano spegnendo questo focolare indesiderato”.
“Tutto ciò finirà presto. Lo so. Ne sono sicura. Si stanno prendendo cura di noi in modo impeccabile, sia la compagnia di crociera che la sanità giapponese", scrive ancora ‘Allegra Viandante'.