Italiano trovato positivo al Coronavirus a bordo della Diamond Princess
Un italiano positivo al Coronavirus Covid-19 è stato confermato a bordo della nave da crociera Diamond Princess, ormeggiata nel porto di Yokohama in Giappone. Si tratta di uno dei 35 connazionali in quarantena sull'imbarcazione dallo scorso 5 febbraio. L'infezione del passeggero, come sottolineato dalla Protezione Civile, è emersa al termine degli esami sanitari che sono stati effettuati a bordo della nave. "Il lavoro delle autorità coinvolte proseguirà per assicurare il tempestivo rientro di tutti i nostri connazionali, garantendo tutte le procedure di sicurezza necessarie", si legge in una nota. L'italiano contagiato dal coronavirus a bordo della Diamond Princess, sarebbe un passeggero e non un membro dell'equipaggio. Lo apprende l'ANSA da un connazionale a bordo della crociera. Secondo le stesse fonti, il volo per riportare in Italia i connazionali a bordo della Diamond Princess potrebbe partire dal Giappone giovedì
Continuano, dunque, le attività per far rientrare gli altri italiani a bordo della Diamond Princess, una quindicina di membri di equipaggio e una decina di passeggeri. Anche oggi il Comitato operativo della Protezione Civile si è riunito presieduto dal Commissario Angelo Borrelli, in stretto contatto con i ministeri degli Esteri, della Salute e della Difesa, con l'obiettivo di assicurare il tempestivo rientro di tutti i nostri connazionali, ovviamente garantendo tutte le procedure di sicurezza necessarie. Una volta sbarcati i passeggeri, una parte dell'equipaggio (tra cui alcuni italiani) rimarrà a bordo per mantenere la nave in sicurezza. Poi, completato lo sbarco, l'equipaggio entrerà in una nuova quarantena con le stesse procedure usate per gli ospiti, isolati nelle cabine.
Sotto controllo 5 italiani a bordo della nave Westerdam in Cambogia
Continuano anche gli sforzi dei Paesi per contenere il rischio di nuovi contagi, anche se pare ci sia stata una falla nel sistema di controllo in seguito al giallo della nave da crociera Westerdam. Fatta sbarcare il 12 febbraio scorso in Cambogia, almeno 1200 passeggeri sono stati fatti scendere senza controlli approfonditi e senza alcuna forma di quarantena per tornare a casa nonostante a bordo ci fosse una persona infetta, una americana di 83 anni, attualmente ricoverata in Malesia col marito. Tra di loro, anche cinque italiani. Il Ministero della Salute ha fatto sapere che uno di loro è rientrato in Italia ed è monitorato costantemente dalle autorità sanitarie locali. Non presenta sintomi ed è in isolamento domiciliare volontario. Un altro è rientrato in Germania, anche lui senza sintomi e in isolamento volontario domiciliare, monitorato. Nella stessa condizione il terzo italiano rientrato dalla Cambogia direttamente in Slovacchia. Gli ultimi due, italo-brasiliani, sono ancora a bordo.
Coronavirus, il bilancio aggiornato dell'epidemia
Intanto, sale ancora il bilancio delle vittime, che ha raggiunto quota 1.873, mentre i contagiati sono 73.335. L'Oms, i cui esperti sono già da un paio di giorni in Cina per controllare i numeri degli infetti, mette però in guarda contro inutili allarmismi e misure "sproporzionate". Secondo gli ultimi dati ufficiali il numero di contagi nella Cina continentale (esclusi Hong Kong e Macao) è salito a 72.300. E nel resto del mondo, sono state identificate circa 900 persone infette in trenta paesi e territori.