In Germania è lotta contro il tempo: stop a eventi, circa 100 scuole chiuse
Nei prossimi mesi e forse anni un terzo dei tedeschi si infetterà con il coronavirus. È la previsione choc della cancelliera tedesca Angela Merkel, realizzata oggi a Berlino durante una conferenza stampa straordinaria. “Visto che il virus è già qui e la popolazione non è immune, non esiste un vaccino o una terapia, dobbiamo aspettarci un aumento dei contagiati – ha dichiarato Merkel ai giornalisti – e gli esperti sono d’accordo nel ritenere che il 60-70 per cento della popolazione sarà infettata”.
Nella sua prima apparizione pubblica per affrontare l'epidemia da Covid-19, Merkel ha affermato che l’obiettivo del governo è quello di limitare la velocità di trasmissione del contagio. “Si tratta di guadagnare tempo”, ha ammonito la cancelliera, accompagnata dal ministro della salute tedesco Jens Spahn. Per questo ha invitato i tedeschi a seguire i consigli degli esperti medici per garantire che il sistema sanitario sia in grado nei prossimi giorni di curare il prevedibile aumento di nuovi ammalati da coronavirus. Grandi eventi a Berlino, Monaco e altrove, come molte partite di calcio, sono stati cancellati o si svolgeranno a porte chiuse. Merkel, tuttavia, ha rifiutato l’idea di chiudere le frontiere come misura per contenere la diffusione del coronavirus. Una posizione opposta a quella adottata dall’Austria, che ha deciso di sigillare i propri confini con l’Italia.
La priorità di Berlino resta quindi quella di ridurre il numero di infezioni, soprattutto nelle persone vulnerabili, anziane o malate croniche, e prevenire così il collasso degli ospedali. “È essenziale non sovraccaricare il nostro sistema sanitario”, ha detto Merkel. Spahn si è rivolto direttamente alla popolazione chiedendo di capire la necessità di cooperare tutti assieme “per proteggere sé stessi e gli altri”. Il ministro della salute tedesco, inoltre, si è congratulato con le aziende che in questi giorni facilitano il telelavoro per i loro dipendenti.
La cancelliera tedesca ha parlato anche delle ripercussioni economiche del coronavirus nella più grande economia europea. “Siamo all’inizio di una fase di cui non possiamo ancora vedere la fine – ha avvertito Merkel – ma noi come Paese faremo tutto il necessario per lavorare all'interno del blocco europeo”, riferendosi a un possibile allentamento dei vincoli di bilancio. Il ministro dell’economia tedesco il prossimo venerdì annuncerà nuovi strumenti finanziari per aiutare le aziende. Spahn e il presidente del Robert Koch Institute, Lothar Wieler, la più alta autorità epidemiologica del Paese, hanno ricordato che circa l'80% delle persone infette sono asintomatiche o presentano sintomi lievi.
In Germania circa 100 scuole e asili chiusi a causa del coronavirus
Per quanto riguarda le scuole, è di pochi giorni fa la notizia che un'università della Renania-Palatinato ha chiuso per il timore al coronavirus. Si tratta della WHU-Otto Beisheim School of Management, una delle migliori ‘business school' europee, che rimarrà senza studenti e professori per l'intera settimana. Sono decine comunque gli istituti in Germania temporaneamente chiuse a causa dell'epidemia da Covid-19. L'Associazione degli insegnanti tedeschi (Deutsche Lehrerverband, o DL) stima che circa 100 scuole e asili nido in tutto il Paese abbiano chiuso i battenti. In alcune aree, come Heinsberg nel Nordreno-Westfalia, per il momento tutte le scuole sono state chiuse.
A Monaco di Baviera, gli studenti di ritorno da aree a rischio – come ad esempio il nord Italia – non possono entrare a scuola o in un asilo nido per 14 giorni. "La chiusura delle scuole può avere senso se le misure igieniche non possono essere garantite", ha affermato il virologo Ulrike Protzer dell'Helmholtz Zentrum di Monaco. "Bisogna considerare anche l'enorme impatto sull'economia – ha aggiunto il professore – in particolare sul sistema sanitario. I genitori non possono più andare a lavorare perché devono prendersi cura dei propri figli".
In Germania, secondo i dati rilasciati dal Robert Koch Institute (Rki), sono quasi 1.300 i contagiati mentre sono tre le persone che hanno perso la vita a causa del coronavirus. L’ultimo decesso è avvenuto mercoledì 11 marzo ad Heinsberg, nel Nordreno-Vestfalia. Nello stesso distretto, dove si registra il maggior numero di contagiati (484), ci sono state anche le altre due vittime: una donna di 89 anni, morta nella città di Essen, e un uomo di 79 anni a Heinsberg.