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Covid 19

Coronavirus in Europa, tutte le restrizioni e i lockdown Paese per Paese

La pandemia di Covid-19 sta ancora mettendo in ginocchio l’Europa. Secondo i dati dell’Ecdc, sono stati registrati nella prima settimana del 2021 16.938.330 casi e 401.535 morti, per questo molti governi hanno deciso di correre ai ripari adottando nuove misure restrittive o prolungando quelle già in vigore dal periodo di Natale: dalla Germania alla Francia, dall’Austria alla Spagna, ecco cosa sta succedendo Paese per Paese.
A cura di Ida Artiaco
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A circa un anno dai primi casi confermati di Covid-19, l'Europa è ancora alle prese con la pandemia. Solo nella prima settimana del 2021, secondo dati dell'Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, nei 27 stati membri sono stati registrati 16.938.330 casi e 401.535. Numeri importanti, che hanno spinto molti governi a decidere per l'adozione di misure ulteriormente restrittive per contenere la trasmissione del Coronavirus o a prolungare quelle già in vigore dalle vacanze di Natale, mentre continua la campagna di vaccinazione. Dal lockdown dell'Austria e della Germania, al coprifuoco anticipato della Francia, ecco cosa sta succedendo Paese per Paese.

Germania

La notizia è fresca di giornata: in Germania, dopo settimane di trattative, fughe in avanti e resistenze, il governo guidato da Angela Merkel insieme con i rappresentanti dei Lander ha deciso di prolungare le restrizioni anti Covid fino al prossimo 14 febbraio. Le misure che erano state lanciate prima di Natale, infatti, non hanno avuto gli effetti sperati, facendo registrare ancora migliaia di nuove infezioni al giorno (nelle ultime 24 ore ne sono state 9.253, a cui si aggiungono altri 362 morti) e così si è resa necessaria una ulteriore stretta. Dunque, continueranno a rimanere chiusi i negozi al dettaglio "non essenziali" e ristoranti, resteranno ferme le attività culturali e ricreative e saranno limitati agli spostamenti. Inoltre, si discute anche circa l’introduzione dell'obbligo di indossare mascherine mediche certificate sui mezzi di trasporto e negozi. Si tratta delle cosiddette mascherine chirurgiche e mascherine del tipo KN95 o FFP2 usate in ambito medico. In altre parole, maschere con standard di protezione diversi o maschere in tessuto non sarebbero quindi più consentite su autobus e treni o durante la spesa.

Francia

Anche la Francia, che nelle ultime 24 ore ha registrato 3.736 nuovi casi e 403 morti, ha introdotto nuove misure dall'inizio della settimana. In particolare, il primo ministro Jean Castex ha annunciato che il coprifuoco anticipato alle 18 è stato esteso da 25 dipartimenti a tutto il territorio nazionale. Le scuole, tuttavia, rimangono aperte in tutto il Paese, anche se sarà previsto "un rafforzamento del protocollo sanitario, soprattutto nelle mense, con sospensione delle attività sportive scolastiche ed extrascolastiche al chiuso e aumento dei tamponi". Non si parla ancora di un nuovo lockdown, che sarebbe il terzo a livello nazionale deciso da Parigi, ma sempre il premier ha sottolineato come sia ancora presto per cantare vittoria: in caso di peggioramento dei dati sui contagi, questa rimane ancora un’opzione percorribile. Rinviata a metà febbraio l'apertura di bar, ristoranti, cinema, musei e palestre, così come gli impianti di risalita.

Svizzera

Stretta da lunedì scorso anche in Svizzera, alle prese con un focolaio di variante Covid scoppiato in due hotel di St. Moritz: in tutto il Paese i negozi che non vendono beni di uso quotidiano rimarranno chiusi, ci sarà l’obbligo generale del telelavoro e al massimo cinque persone possono incontrarsi per eventi privati. I provvedimenti precedenti, come la chiusura dei ristoranti, sono stati prolungati di altre cinque settimane. Tuttavia, le scuole rimarranno aperte così come i negozi di alimentari, chioschi, panetterie, benzinai, farmacie, ottici, negozi di apparecchi acustici, fornitori di servizi di telecomunicazione, artigiani per riparazioni e manutenzione, negozi di fai-da-te e giardinaggio nonché fioristi.

Spagna

Nel Paese iberico preoccupa la diffusione della variante inglese, così il governo ha deciso di prolungare fino al 2 febbraio la limitazione dei voli e dei trasporti marittimi dal Regno Unito. Per il resto, misure di sicurezza anti contagio ci sono ancora ma i provvedimenti sono decisi per la maggior parte delle singole comunità autonome sulla base del numero di casi e dell'incidenza ogni 100mila abitanti. La Catalogna, ad esempio, è tornata a chiudere tutto dal 7 gennaio: non si potrà uscire dal proprio comune e verranno chiusi tutti i centri commerciali e le palestre. La Castiglia e León ha invece chiesto al governo di Pedro Sánchez un lockdown "breve ma efficace".

Austria

L'Austria ha deciso di prolungare il lockdown fino ad almeno il 7 febbraio. Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha confermato l'allungamento del terzo blocco che era iniziato il 26 dicembre scorso. Inoltre, dal 25 gennaio sarà obbligatorio l'uso della mascherina Ffp2 in tutti i negozi e sui mezzi pubblici, dal momento che secondo il governo possono essere vendute nei negozi di generi alimentari a prezzo di costo. La distanza interpersonale dovrà essere di due metri.

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