Coronavirus in Europa, i 6 Paesi in cui è più probabile essere contagiati
L'emergenza Coronavirus torna a spaventare l'Europa. Dopo alcune settimane in cui, subito dopo la fine dei lockdown, la curva epidemiologica sembrava in discesa, in numerosi paesi il numero dei contagi giornalieri è tornato a salire, facendo registrare cifre record che non erano state raggiunte neppure all'inizio dell'epidemia. Al punto che alcuni governi hanno deciso di adottare di nuovo misure restrittive per contenere la trasmissione di Sars-CoV-2, in primis il Regno Unito, dove da ieri vige la regola del sei, cioè il divieto di assembramento con più di sei persone. Una scelta quasi obbligata anche e soprattutto in vista dell'autunno e della stagione influenzale, che potrebbe peggiorare la situazione. Su questo punto anche l'Organizzazione mondiale della Sanità è stata chiara: "In Europa ci aspettiamo un aumento della mortalità per Covid-19 tra ottobre e novembre", ha detto il direttore Hans Kluge. Ecco, allora, i paesi del Vecchio Continente in cui la pandemia ha subito una nuova accelerazione, come dimostra anche il loro indice Rt, cioè l'indice di trasmissibilità dell'infezione, che quasi ovunque è tornato sopra la soglia di guarda di 1, Italia compresa.
Regno Unito
Torna oltre la soglia di rischio la stima delle autorità sanitarie britanniche dell'indice Rt d'infezione da Coronavirus nel Regno Unito, che al momento si trova ad un livello compreso fra 1 e 1,2. Si tratta di una soglia che resta largamente al di sotto di quella toccata in primavera nella fase di maggior diffusione della pandemia, ma comunque superiore al tasso di allerta, che scatta con l'indice Rt da 1 in su. Il dato conferma una tendenza alla risalita dei contagi che ha già indotto il governo di Boris Johnson ad annunciare il ripristino di restrizioni su assembramenti e contatti sociali per cercare di scongiurare la prospettiva di un nuovo lockdown nazionale in autunno, che potrebbe avere ripercussioni letali sul sistema economico. Al momento ci sono 368.508 casi confermati dall'inizio dell'emergenza sanitaria, di cui 41.628 morti.
Francia
Tra i paesi che più preoccupano per la ripresa della pandemia c'è la Francia, dove l'incidenza del virus è tra i più alti d'Europa: ben 158 infezioni ogni milione di abitanti. Dopo aver superato sabato i diecimila nuovi casi positivi, nelle ultime 24 ore i nuovi contagi sono stati invece 7.183. Le autorità hanno inoltre segnalato sei decessi, per un totale di 30.916 da inizio epidemia. Il numero di pazienti ricoverati è aumentato di 32 unità, mentre quello delle persone in rianimazione di dieci.
Austria
Secondo quanto riferito dalla mappa dell'Organizzazione mondiale della Sanità con i tassi di trasmissione del Coronavirus in Europa, tra i paesi che più di tutti stanno affrontando una nuova accelerazione dell'emergenza c'è l'Austria. Al punto che il cancelliere Sebastian Kurz in un comunicato ha annunciato che "siamo all'inizio della seconda ondata", avvertendo che Vienna supererà rapidamente i mille nuovi casi al giorno e invitando la popolazione a rispettare strettamente le misure anti-virus, riducendo al massimo i contatti. Inoltre, da ieri, le mascherine sono tornate obbligatorie, oltre che nei supermercati e nei mezzi pubblici, anche in tutti i negozi e negli edifici pubblici. Kurz ha avvertito anche di non escludere nuove restrizioni, se il numero dei casi dovesse continuare a crescere, pur auspicando di poter evitare un secondo lockdown.
Danimarca
Aumentano i casi di Covid-19 anche in Danimarca. Nelle ultime 24 ore sono state registrate 334 nuove infezioni da Coronavirus nel Paese scandinavo. Per questo, ristoranti, bar e caffè dovranno, secondo le nuove disposizioni, chiudere i battenti alle 22 nella capitale Copenaghen. Le mascherine saranno obbligatorie a meno che non si sia seduti al tavolo al ristorante, caffè o bar. Alla stessa ora dovranno concludersi eventi quali matrimoni ed altre cerimonie. Le restrizioni saranno vigenti da giovedì al primo ottobre. Queste rare misure restrittive sono state adottate dopo che il ministro della Sanità Magnus Heunicke ha avvertito che il tasso di riproduzione del Paese o R0, che indica il numero medio di persone a cui una persona infetta trasmette il virus, è di 1,5, ovvero sopra la soglia di allarme.
Spagna
La Spagna è uno dei paesi maglia nera d'Europa per incidenza delle infezioni da Coronavirus. Ben 203 ogni milione di abitanti. Cifre esorbitanti se si considerano quelle dell'Italia, che è il Paese europeo che ha il miglior rapporto tra nuovi contagi e popolazione, vale a dire 32 per milione di abitanti. Il paese iberico ha superato i 550mila infetti dall’inizio della pandemia e attualmente è in Europa quello con il numero più alto di positivi rispetto ai test effettuati, l’11,8%, quando per l’Oms questa cifra non deve superare il 5% per tenere sotto controllo l’epidemia. Tra le nuove misure stabilite dal Ministero della Salute, c'è lo stop alle discoteche e il divieto di fumare in luoghi pubblici se non è possibile mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro.
Repubblica Ceca
Di fronte ad un numero giornaliero di nuovi casi di Covid-19 nella Repubblica Ceca superiore a mille, l’Istituto per le informazioni e le statistiche sulla salute ha avvertito che il tasso di riproduzione R0 è salito a 1,59 secondo l'ultima rilevazione e che esiste una reale minaccia che le infezioni si diffondano in modo esponenziale. Questa potenziale contaminazione potrebbe anche interessare l’intero territorio nazionale e non solo alcuni focolai come quelli individuati a Praga. La Repubblica Ceca attualmente ha il terzo più alto numero di nuovi casi ogni 100.000 abitanti in Europa, dopo Francia e Spagna.