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Covid 19

Il numero dei morti di Coronavirus supera quello della Sars: in Cina 17mila casi confermati

Sale il bilancio dei morti da Coronavirus 2019-nCoV: il numero dei morti ha raggiunto quota 361, superando quello della Sars in Cina tra il 2002 e il 2003. Altri 17mila casi di contagio sono stati confermati, mentre sono 475 i pazienti dimessi dagli ospedali e sulla via della guarigione. Crollano i mercati asiatici e lo yuan.
A cura di Ida Artiaco
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Non si arrestano i contagi da Coronavirus 2019-nCoV. Il numero dei decessi, secondo l'ultimo bollettino ufficiale, ha raggiunto quota 361, superando di fatto il numero dei morti per la Sars nel 2002-2003, che fece segnare 349 vittime, secondo dati dell'Organizzazione mondiale della Sanità. Intanto, solo in Cina i casi confermati sono 17.205 e quelli sospetti 21.558, mentre le persone che sono state dimesse dalle strutture ospedaliere dopo la guarigione sono 475, tra cui anche un uomo di 88 anni, ieri, a Wuhan, la città-focolaio dell'infezione. In totale, dalla comparsa dei primi pazienti infetti a fine dicembre, la polmonite virale ha raggiunto 24 nazioni e tutte le province del paese asiatico, non solo quella dell'Hubei che è diventata simbolo dell'emergenza.

Coronavirus: "Molto trasmissibile, si parla di pandemia"

Il governo provinciale ha inoltre riferito che i risultati dei test per il nuovo Coronavirus possono essere ottenuti in appena due ore. Tre farmaci per il trattamento delle polmoniti correlate al nuovo virus cinese sono stati sottoposti a screening iniziale. L'ospedale di amicizia Cina-Giappone di Pechino condurrà una sperimentazione clinica sul trattamento della patologia con Remdesivir a Wuhan, secondo quanto riferito dall'ospedale in una nota domenica. L'esperto di malattie respiratorie, Zhong Nanshan, ha spiegato che è possibile che nCoV2019 potesse essere trasmesso anche tramite vomito o feci. "Dovremmo attribuire grande importanza alla questione, poichè il virus è stato scoperto nelle feci", ha sottolineato. Dagli Stati Uniti, invece, gli esperti affermano che quella da Coronavirus potrebbe essere definita come una pandemia. "È molto, molto trasmissibile, e quasi certamente sarà una pandemia", ha detto Anthony Fauci, il direttore dell'istituto americano per le allergie e le malattie infettive. Gli scienziati, riporta il New York Times, non sanno ancora quanto letale sia il coronavirus che si sta diffondendo più come un'influenza che come le ‘cugine' Sars o Mers. Ed è proprio la sua rapida diffusione a preoccupare. Secondo alcuni modelli il numero reale di casi è di centomila o più.

Danni all'economica cinese: crollano le borse

A preoccupare non è solo l'alto rischio di contagio, ma anche la situazione economica della Cina, ormai completamente isolata dal resto del mondo dopo che molti Stati hanno deciso di sospendere i voli da e per il Paese asiatico. A conferma di ciò ci sono le performance dei mercati azionari della Cina continentale che, nella prima giornata di riapertura dopo la lunga interruzione delle vacanze di Capodanno lunare, sono crollati lunedì mattina di quasi il 9%. L'indice composite di Shanghai ha accusato nelle prime battute un tonfo dell'8,73%, bruciando ben 259,83 punti, scivolando a quota 2.716,70 e ai minimi da febbraio 2019. Anche la Borsa di Hong Kong ha aperto in negativo, con l'indice Hang Seng che ha ceduto nelle prime battute 123,03 punti, scivolando a quota 26.189,61 (-0,47%). Infine, anche lo yuan si è indebolito sul dollaro nel mezzo dei timori sull'epidemia del Coronavirus e sfonda quota 7. Ma questi dati non devono sorprendere: sono ben 24 le provincie cinesi che hanno rinviato la ripresa delle attività economiche e produttive a non prima del 10 febbraio per i timori di contagio del Coronavirus di Wuhan, che pesano per l'80 per cento in termini di contributo al Pil e per il 90% sull'export.

Continuano i rimpatri da Wuhan dei cittadini stranieri

Intanto, continuano i rimpatri dei cittadini stranieri che si trovano a Wuhan, epicentro dell'emergenza Coronavirus. Questa mattina è in arrivo all'aeroporto di Pratica di Mare a Roma il volo militare con a bordo 67 italiani, che saranno poi trasferiti in isolamento presso la città militare della Cecchignola. Ma non sono gli unici a tornare a casa. Anche in Francia sono state rimpatriate 36 persone dalla Cina che presentano i sintomi del virus. Lo ha confermato il ministro della Salute francese. Mentre sono risultati positivi al virus due tedeschi rimpatriati da Wuhan.

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