Il contagio da Coronavirus si allarga al Medio Oriente. Paura in Iran: “Decine di morti”
Il contagio da coronavirus si allarga in tutto il Medio Oriente. Il focolaio principale è stato registrato in Iran, nella città di Qom, dove i morti sarebbero 50. È quanto rivela l'agenzia di stampa semiufficiale iraniana Ilna. Qom, la seconda città santa dell’Iran, con i suoi corsi di studi religiosi per sciiti attira molti iraniani e anche studenti di altri Paesi. Secondo il deputato conservatore, Ahmad Amiriabadi Farahani, le persone in quarantena sono oltre 250. Da parte loro, le autorità sanitarie di Teheran confermano 47 persone positive al virus e 12 decessi. “Sono 47 le persone infettate dal coronavirus in base al rapporto del ministro della salute”, scrive Meher, un’altra agenzia di stampa iraniana semiufficiale. “Sfortunatamente, finora, 12 persone sono morte a causa del coronavirus”, ha detto Asadollah Abbasi, il portavoce del consiglio direttivo del parlamento iraniano. Abbasi, inoltre, ha cercato di tranquillizzare gli iraniani affermando che le strutture mediche e sanitarie sono in grado di arginare la diffusione del Covid-19. Il presidente iraniano Rohuani, infine, ha equiparato il coronavirus alle sanzioni degli Stati Uniti contro Teheran: “Il panico che provocano – ha detto il mandatario – è maggiore di quanto sono in realtà”.
Dopo che mercoledì scorso si sono registrate le prime due vittime da coronavirus a Qom, le autorità avevano stabilito la chiusura di scuole e università. Nella capitale religiosa dell’Iran sono state dispiegate le forze speciali, che avrebbero isolato l’area intorno a due ospedali, mettendo di fatto in quarantena una parte rilevante della popolazione. Minoo Mohraz, medico e funzionaria del ministero della salute iraniano, ha affermato che il virus “probabilmente è stato portato da lavoratori cinesi che lavorano a Qom e hanno viaggiato in Cina”. In città opera, infatti, una società cinese che sta costruendo una centrale di energia solare.
Il deputato Ahmad Amirabadi Farahani, non ha solo diffuso i dati dei 50 morti a Qom, ma ha anche contestato apertamente il bilancio ufficiale di vittime e ha accusato le autorità della repubblica islamica di “non dire la verità” sul numero di decessi e di contagi. Le parole di Farahani sono giunte al termine di una sessione parlamentare a porte chiuse sull’emergenza. In risposta, il portavoce del ministero della salute iraniano, Kianush Jahanpour, ha negato le cifre diffuse dal deputato di Qom. “Mi dimetterò – ha promesso Jahanpour – se il numero delle vittime del coronavirus a Qom è un quarto di quanto riferito dai media mi dimetterò. Siamo sicuri delle nostre statistiche”. Un impegno che rischia di concretizzarsi viste le ultime notizie che arrivano dall’Iran dove anche 2 deputati neo-eletti risultano tra i contagiati dal Covid-19. I due parlamentari della provincia settentrionale di Gilan ricoverati in ospedali sono Ali Aghazadeh e Mohammadali Ramezani, quest’ultimo risulta in condizioni critiche.
Contagi da coronavirus anche in Afghanistan, Bahrain, Emirati Arabi Uniti e Kuwait
Il coronavirus arriva anche in Afghanistan. Il ministro della Salute afghano, Ferozuddin Feroz, ha riferito oggi di un primo caso confermato di Covid-19 nella provincia occidentale di Herat, al confine con l’Iran. Feroz ha dichiarato l’emergenza nella provincia dove ieri erano stati segnalati tre casi sospetti e ha invitato i cittadini ad evitare gli spostamenti da e per Herat. Le tre persone infette erano da poco tornate da Qom, in Iran, ha detto Wahidullah Mayar, il portavoce del ministero della salute afghano.
Nel frattempo, sale il numero di Paesi mediorientali in cui registrano casi di contagio da coronavirus: all’Iran e all’Afghanistan si sono sommati il Kuwait, che ha riportato tre casi, e il Bahrein dove è stato confermato il primo contagiato dal virus partito dalla città cinese di Wuhan. Anche in questo caso si tratta di un cittadino che proveniva dall’Iran. Negli Emirati Arabi Uniti, invece, le persone infette sono 13. Per cercare di contenere la diffusione del coronavirus che dal focolaio a Qom si sta rapidamente diffondendo in tutto il Medio Oriente, 7 Paesi hanno chiuso le frontiere con l’Iran. Sono Afghanistan, Armenia, Azerbaijan, Georgia, Pakistan, Turkmenistan e Turchia.
Tre nazioni confinanti con la Repubblica islamica (Armenia, Afghanistan e Turchia) hanno annunciato inoltre restrizioni al traffico aereo. Una misura che si va ad aggiungere a quella intrapresa da Iraq e Kuwait che già da giorni avevano proibito i voli da e per l’Iran.