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Coronavirus, morte del volontario in Brasile è suicidio: non collegato a test vaccino

Oggi l’Istituto Butantan di Sao Paulo, coinvolto nello sviluppo del vaccino, ha manifestato la sua sorpresa per il provvedimento dell’Agenzia di vigilanza sanitaria (Anvisa). Secondo il direttore dell’Istituto, Divas Covas, si tratta di “un decesso non in relazione con il vaccino”, pertanto “non vi è alcun motivo di interrompere lo studio clinico”.
A cura di Susanna Picone
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Si è trattato di un suicidio la causa della morte in Brasile di un volontario per la sperimentazione del vaccino anti covid della casa farmaceutica cinese Sinovac. Lo comunica la stampa brasiliana, dopo che ieri l'Agenzia di vigilanza sanitaria (Anvisa) del paese ha sospeso i test a causa di "un evento avverso grave". A darne notizia era stato l’ente regolatore brasiliano, che con una nota aveva dichiarato di aver "stabilito di interrompere la sperimentazione clinica del vaccino CoronaVac dopo un grave incidente avverso". L'annuncio arriva il giorno dopo che il governatore di San Paolo, Joao Doria, aveva reso noto che le prime 120.000 dosi del vaccino candidato contro il Coronavirus prodotte dalla cinese Sinovac, finora uno dei più promettenti, sarebbero state distribuite entro il prossimo 20 novembre nel Paese sudamericano, e nelle stesse ore in cui una buona notizia è arrivata dalla americana Pfizer, che ha annunciato l’efficacia per il 90% del proprio vaccino.

Vaccino cinese, nessun dettaglio sulla natura dell'incidente

Sulla natura dell’incidente, avvenuto il 29 ottobre scorso, che avrebbe coinvolto un ricevente volontario, non erano stati forniti dettagli a causa delle normative sulla privacy, ma l'autorità di regolamentazione ha affermato che tali incidenti includevano morte, effetti collaterali potenzialmente fatali, grave disabilità, ospedalizzazione, difetti alla nascita e altri "eventi clinicamente significativi". La risposta di Sinovac

“Il nostro vaccino è sicuro malgrado lo stop in Brasile”. Così Sinovac Biotech conferma la  "fiducia" sulla sicurezza della propria cura in fase di sperimentazione, nonostante la sospensione delle procedure decisa dalle autorità sanitarie brasiliane. "Siamo fiduciosi sulla sua sicurezza" è il primo commento della società, che in una nota ha aggiunto che l'incidente "non era collegato al vaccino".

A che punto siamo col vaccino cinese anti-Covid

A metà settembre il vaccino era stato inoculato a migliaia di persone quando era ancora nella fase tre degli studi clinici. Sono stati quasi tutti i tremila dipendenti dell'azienda farmaceutica cinese e le loro famiglie a ricevere il vaccino sperimentale. La linea di produzione del vaccino Sinovac, che ha una capacità annuale di oltre 300 milioni di dosi, aveva iniziato le operazioni a fine agosto. L'ingresso del vaccino sul mercato di massa è subordinato ai risultati delle ultime sperimentazioni, ma l'amministratore delegato dell'azienda, Yin Weidong, aveva detto di aspettarsi che il suo utilizzo venisse approvato entro la fine dell'anno. A luglio la Cina ha approvato l'uso di emergenza di vaccini per gruppi specifici ritenuti ad alto rischio, come per esempio il personale medico e funzionari di frontiera.

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