Coronavirus, cosa sta succedendo in Germania: paura per seconda ondata dopo il boom di nuovi casi
La Germania era stata tra i primi paesi europei ad allentare le misure restrittive attuate dallo scorso mese di marzo per contenere l'emergenza Coronavirus. Ma, a distanza di circa due mesi dalla fine del lockdown, con la ripresa delle attività produttive, del campionato di calcio e la riapertura delle scuole, le notizie che arrivano da Berlino non sono delle migliori. Il numero dei casi positivi è infatti tornato a crescere ad un ritmo sostenuto: nelle ultime 24 ore sono stati registrati 537 nuovi contagi, secondo il bilancio aggiornato dell'Istituto Robert Koch, che parla di 190.359 casi accertati in totale con 8.885 decessi (+3 rispetto a ieri) dall'inizio dell'emergenza sanitaria. Solo qualche ora fa gli esperti tedeschi avevano inoltre comunicato che l'R0, l'indice di trasmissione dell'infezione, è schizzato da 1,79 a 2,88: un dato, questo, che si basa su una stima di quattro giorni e che è visto con apprensione dal governo di Angela Merkel in vista di una possibile seconda ondata dell'epidemia, dal momento che per essere sotto controllo dovrebbe essere inferiore a uno.
Sale il numero dei contagi tra i dipendenti del mattatoio Toennies
Il valore, spiegano dall'Istituto, è sensibile alle variazioni a breve termine del numero di casi, ad esempio causato dall'insorgere di singoli focolai. Ciò potrebbe comportare fluttuazioni relativamente elevate. Il riferimento è con molta probabilità all'allarme scoppiato nella Renania Settentrionale-Vestfalia (Nrw) dove 1.331 lavoratori di un mattatoio a Guetersloh sono stati trovati positivi al Covid-19 su un totale di poco più di seimila dipendenti. Il governo regionale ha emesso un ordine di quarantena per tutti i dipendenti, i dirigenti dell’azienda Toennies e per i loro familiari e il ministro presidente del Land, Armin Laschet, non ha escluso un ritorno al lockdown per la regione, anche se c’è un “enorme rischio pandemico”, ma l’infezione è chiaramente localizzata all’interno del mattatoio e non c’è un “salto significativo” nel resto della popolazione.
Allarme a Gottinga: scontri tra polizia e residenti di un grattacielo in quarantena
Non solo. Sotto la lente d'ingrandimento delle autorità tedesche c'è anche la città di Gottinga, dove nei giorni scorsi è stato rilevato un focolaio di Covid-19. Come ha riportato l'agenzia tedesca Dpa, sono almeno 100 le persone risultate positive in un grattacielo della città. Il complesso edilizio è stato isolato e i circa 700 residenti sono stati messi in quarantena, ma questo ha provocato numerose proteste da parte dei diretti interessati, al punto che nella giornata di domenica sono stati inviati numerosi agenti di polizia a mantenere sotto controllo la situazione. Alcuni di loro sono rimasti feriti mentre cercavano di opporsi a dei manifestanti che volevano sfondare il cordone di sicurezza. I residenti hanno infatti iniziato ad attaccare le forze dell'ordine con bottiglie, fuochi d'artificio e barre di metallo e circa 200 persone hanno cercato di evadere le misure. A tutti coloro che vivono nel complesso residenziale sarà effettuato un secondo test. Se il risultato sarà negativo, sarà permesso al soggetto interessato di lasciare l'edificio, ma a determinate condizioni, come l'obbligo di indossare la mascherina.