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Coronavirus, commissario Ue Lenarcic: “Altri Paesi vivranno ciò che avviene in Italia, si preparino”

Il commissario per la Gestione delle crisi dell’Ue, Janez Lenarcic, avvisa gli altri Paesi su un possibile allargamento dell’emergenza coronavirus: “La situazione attuale in Italia può arrivare anche in altre parti d’Europa. È molto più probabile del contrario”, ricordando inoltre che nel nostro Paese “la situazione è seria”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il commissario per la Gestione delle crisi dell'Unione europea, Janez Lenarcic, parlando in conferenza stampa dell'emergenza coronavirus, ha detto che nel nostro Paese "la situazione è seria. Abbiamo tutti appreso degli insegnamenti guardando all'Italia e a quanto sta facendo. Quando il mese scorso ci siamo incontrati, ho ribadito che è necessario garantire la collaborazione intersettoriale e con piacere ho rilevato che questo è stato attuato, con attenzione a misure di preparazione a vari scenari, che devono continuare a essere rafforzate perché la situazione attuale in Italia può arrivare anche in altre parti d'Europa. È molto più probabile del contrario", ha dichiarato al termine del Consiglio Salute straordinario convocato a Bruxelles per trattare della situazione provocata dal diffondersi della Covid-19 in Europa.

"Continueremo a esplorare le possibilità di aiutare gli Stati membri", ha aggiunto, "possiamo combattere questa epidemia solo se agiamo tutti insieme, la solidarietà è più che mai importante" e "chiedo agli Stati membri di dare prova di solidarietà".

A proposito delle mascherine chirurgiche e altro materiale protettivo contro il contagio, ha spiegato che devono essere destinate unicamente ai posti "dove è più necessario".

"Gli stock non erano alti negli ultimi mesi. Ora che il rischio è più alto in Europa, la reazione naturale degli Stati membri è pensare alla loro necessità", ha spiegato Lenarcic. Tuttavia "chiediamo solidarietà in modo che questo equipaggiamento sia trasferito nei luoghi dove è più necessario. Secondo chiediamo un uso razionale di questo equipaggiamento. Terzo abbiamo lanciato una procedura di appalto comune, 20 Stati membri vi prendono parte, lunedì avremo le prime risposte". 

Lenarcic ha assicurato che "la Commissione sta lavorando duramente per assicurare sufficienti forniture di questi materiali in Europa". Il commissario ha ricordato inoltre che "restrizioni sono possibili secondo il Trattato" a alcune condizioni. "Tuttavia la Commissione crede che queste misure dovrebbero essere prese in modo che assicurino che ci sia materiale protettivo per tutti i cittadini in tutta l'Ue su base di parità. Non è a favore di misure che favoriscano uno Stato membro rispetto a altri perché minerebbero il nostro approccio comune e non sarebbero desiderabili", ha detto Lenarcic. In alcuni casi però "le requisizioni possono prevenire aumento di prezzi, regolare i mercati e garantire le forniture al personale medico".

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