Chiudono gli ospedali d’emergenza in Cina: i contagi continuano a rallentare
Quella che appare come una buona notizia sul fronte dell’epidemia del coronavirus arriva dalla Cina e in particolare da Wuhan, nella provincia di Hubei, da dove è partito il contagio di Covid-19. Le autorità locali hanno chiuso 14 dei 16 ospedali provvisori allestiti per i convalescenti dal nuovo virus, mentre stanno drasticamente calando i contagi in città. Secondo l’ultimo aggiornamento, la Cina ha registrato 17 nuovi decessi e a sette settimane dall'esplosione dell’epidemia si contano 3136 morti e 80754 contagi secondo quanto ha riferito il ministero della Sanità di Pechino. E in questi ultimi giorni, appunto, le autorità locali stanno chiudendo le strutture che erano state realizzate in tempi record. L'ultima a chiudere è stata la struttura di Jianghan, un centro espositivo internazionale adibito a ospedale e le altre strutture ospedaliere temporanee rimaste in funzione in città potrebbero chiudere nelle prossime ore.
Foto di gruppo dei medici e infermieri impegnati negli ospedali temporanei – Gli ospedali costruiti per combattere l’epidemia di coronavirus hanno trattato circa 12mila casi nella zona di Wuhan. Al momento, secondo quanto scrive il China Daily, sarebbero solo 100 i pazienti ancora in cura negli ospedali di campo attivi che in queste ore saranno trasferiti in altri ospedali designati. L'agenzia Xinhua ha pubblicato le immagini di medici e infermieri del "Wuhan Livingroom" ritratti in alcune foto di gruppo celebrative della chiusura dell'ospedale avvenuta domenica pomeriggio. Le strutture, secondo quanto hanno specificato gli esperti della National Health Commision, resteranno chiuse temporaneamente dato che d'ora in poi i casi confermati "verranno inviati prima agli ospedali designati e, sono in caso di necessità, gli ospedali modulari verranno riaperti”.